(Rinnovabili.it) – Il fenomeno di acidificazione degli oceani ha ripercussioni negative anche sui batteri che li popolano, un fatto che inciderà direttamente sull’ecosistema e la catena alimentare. La scoperta arriva da un team di ricercatori della Linnaeus University di Kalmar, in Svezia. Jarone Pinhassi, professore di microbiologia marina presso l’ateneo, dichiara che si tratta di una novità per la letteratura scientifica: «Se è noto che l’acidificazione degli oceani provoca il degrado delle barriere coralline e disturba la produzione dei gusci calcarei, non si era certi che anche i batteri venissero influenzati dal fenomeno».
I ricercatori sono ora in grado di dimostrare che questi ultimi sono costretti a modificare in maniera significativa il loro metabolismo. Se prima si concentravano nel processo di degradazione, ora devono investire sempre maggiore energia per far fronte all’acidificazione.
Questi microrganismi, negli oceani, svolgono un ruolo fondamentale nel ciclo della vita. Essi agiscono principalmente degradando il materiale organico prodotto da microscopiche alghe nel mare o quello rilasciato tramite le acque reflue. In pratica, funzionano come impianti di trattamento delle acque marine. Allo stesso tempo, i batteri contribuiscono a rilasciare elementi nutritivi come azoto e fosforo, essenziali per la catena alimentare.
Si stima che gli oceani del mondo diventeranno tre volte più acidi verso la fine di questo secolo, se le emissioni antropiche di anidride carbonica derivanti dallo sfruttamento dei combustibili fossili continuano al tasso corrente. Fino ad oggi la ricerca si limitava a sostenere che la concentrazione di CO2 in acqua aumenterà a tal punto da influenzare la fotosintesi delle alghe, ma le analisi genetiche del team svedese hanno dimostrato che l’acidificazione degli oceani riguarda direttamente il modo in cui i batteri regolano il loro metabolismo.
In ogni litro di acqua di mare ci sono circa 1 miliardo di batteri. Proprio come flora intestinale è importante per il benessere degli esseri umani, i microorganismi negli oceani svolgono un ruolo critico nel garantire la salute degli ecosistemi marini. Ad esempio, sintetizzando le vitamine da cui dipendono le alghe e altri organismi. Se le loro energie verranno deviate sempre più verso l’adattamento al fenomeno di acidificazione, saranno meno inclini a proseguire il lavoro di stabilizzazione dell’ecosistema finora compiuto.