L’iniziativa riguarderà in una prima fase le nuove tecnologie per il miglioramento dell’efficienza dei fertilizzanti (urea) e per il recupero e la conversione di CO2
(Rinnovabili.it) – Breakthrough Innovation. O, per dirla in italiano, innovazione radicale. Questo l’elemento al centro dell’accordo quadro firmato in questi giorni dal Politecnico di Milano e dalla società Marie Tecnimont. La collaborazione che prenderà via dalla nuova intesa è votata alla collaborazione scientifica in campo della sostenibilità. L’iniziativa, che si inserisce in un lungo percorso di collaborazione tra i tecnologi del Gruppo Maire Tecnimont e i docenti del Politecnico di Milano, avrà una durata di tre anni durante i quali si punterà a rafforzare la componente tecnologica del Gruppo nel proprio core business: Oil & Gas, Petrolchimico, Fertilizzanti ed Energia.
Il Maire Tecnimont Innovation Center (MTIC) coordinerà il progetto i cui primi due contratti di ricerca riguarderanno:
1) processi catalitici per la produzione di olefine (etilene, propilene) da CO2, che mirano a recuperare l’anidride carbonica utilizzandola come materia prima per l’industria petrolchimica grazie all’ausilio di fonti energetiche rinnovabili;
2) processi per il miglioramento dell’efficienza delle proprietà dei fertilizzanti (urea) mediante i quali si punta a ridurre gli effetti di degradazione causati dai microorganismi ed enzimi presenti nel terreno e ad aumentare l’assorbimento da parte delle piante.