(Rinnovabili.it) – Per non indebolire la propria economia, l’Europa deve rafforzare l’efficienza idrica. Il messaggio, lanciato dall’Agenzia europea dell’Ambiente in occasione del Forum Mondiale dell’Acqua in svolgimento a Marsiglia è un chiaro monito a preservare risorse ed ecosistemi per ottenere un futuro in cui benessere e sostenibilità siano i cardini dello sviluppo e della sicurezza.
“L’agricoltura, la produzione di energia, l’industria, le scorte pubbliche di acqua e gli ecosistemi sono tutti importanti, ma tutti in gara per aggiudicarsi questa risorsa limitata. Visto che il cambiamento climatico ha reso più difficile prevedere la disponibilità futura di acqua, ora diventa ancora più importante che l’Europa utilizzi questa risorsa in modo più efficiente e guardando al benessere di tutti i suoi utenti” ha dichiarato il direttore esecutivo dell’AEA, Jacqueline McGlade.
Il rapporto “Verso un uso efficiente delle risorse idriche in Europa” redatto dall’Agenzia prende quindi in considerazione, per migliorare lo stato attuale delle cose, la gestione integrata dell’acqua, iniziando da una migliore attuazione della legislazione esistente.
“Le risorse idriche sono oltremodo sfruttate in molte parti d’Europa e la situazione sta peggiorando”, ha proseguito Jacqueline McGlade sottolineando come la carenza o la mancanza di acqua siano alla base di conseguenze economiche talvolta irreversibili e in grado di creare danni ad agricoltura ed industria.
Il calo della portata dei fiumi, l’abbassamento dei livelli dei bacini idrici e delle falde acquifere o anche la scomparsa delle aree paludose sono fenomeni che modificano gli ecosistemi e conducono alla perdita di importanti risorse. In particolar modo in Europa l’agricoltura utilizza un troppa acqua, circa un quarto di quella riservata all’ambiente naturale, mentre un quinto della risorsa impiegata dall’intero continente è destinata alla fornitura idrica, di cui un quarto è riservato ai servizi igenici.
Ma un uso inefficiente dell’acqua – ha concluso Jacqueline McGlade – si traduce anche in elevati costi energetici e ambientali che potrebbero essere ridotti, ad esempio, mediante la sostituzione delle reti idriche, spesso in cattive condizioni.