L'importanza dell'accesso sostenibile all'acqua per tutti ribadito anche dal Papa. Per concretizzare gli impegni le nazioni adesso attendono la Giornata Mondiale dell'Acqua
(Rinnovabili.it) – Agricoltura, salute, igiene, sicurezza alimentare, industria. Dall’acqua dipendono, oltre che flora e fauna, anche numerosi aspetti della vita quotidiana e delle attività che permettono la sopravvivenza sulla Terra.
Ne hanno parlato e discusso scienziati ed esperti provenienti da ogni parte del mondo intervenuti al Forum Mondiale dell’Acqua conclusosi sabato a Marsiglia. Progetti e rapporti che hanno avuto al centro degli interessi la protezione della risorsa e l’accesso della popolazione mondiale alla risorsa si sono susseguiti per poi essere presi in esame anche dal Papa, che ieri da San Pietro ha ricordato e sottolineato l’importanza dell’accesso sostenibile all’acqua per tutti.
Dall’industria alimentare fino alla produzione di abbigliamento, ogni attività comporta il consumo di acqua. Mentre l’agricoltura è al primo posto per consumo mondiale della risorsa, ne impiega infatti il 70% della risorsa disponibile, spesso si ignora che ad esempio per la produzione di un chilogrammo di pollo sono necessari 3.900 litri di acqua, così come un chilo di grano ne richiede ben 1.900. A rendere noti i dati il Centro Food and Nutrition della italiana Barilla, che mette in chiaro il rapporto tra acqua e generi alimentari.
Dal lato industriale non alimentare, invece, la Barilla rende noti i numeri dell’industria tessile informando che per ottenere un chilo di cotone si ha bisogno di 5.260 litri di acqua mentre per lo stesso quantitativo di carta ne servono 2.000 litri.
Dalla consapevolezza del bisogno di risparmiare acqua e nelle attività industriali di provvedere ad un consumo razionale che tenga conto di tutti i meccanismo di recupero per meglio distribuire la risorsa tra disponibilità e impiego nei cicli di produzione aiutando così i paesi classificati nella posizione di stress idraulico a ridurre il prelievo idrico.
Dalla generale consapevolezza che per l’acqua si può e si deve fare di più, ma che soprattutto non si sta facendo abbastanza, il Forum si è quindi concluso, passando il testimone per la prossima edizione alla città di Daegu (Corea del Sud) nella speranza che decisioni concrete vengano prese in occasione della prossima Giornata Mondiale dell’Acqua, in programma per il 22 marzo, quando nelle azioni aderenti all’iniziativa dell’Onu si metteranno in pratica azioni concrete per il miglioramento dell’accesso alla risorsa e per la protezione di tutti i bacini.