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L’Europa vuole “vivere bene entro i limiti del Pianeta”

Parlamento, Commissione e Consiglio europeo hanno trovato un accordo sul 7° Programma di Azione Ambientale, il documento che traghetterà i Ventisette fino al 2020

7EAP icon (1)(Rinnovabili.it) – Accordo a tre per l’Unione Europea. Nella notte di Mercoledì, i negoziatori del Parlamento europeo, della Commissione e della Consiglio europeo hanno raggiunto un’intesa  su un nuovo programma di azione ambientale, intitolato “Vivere bene entro i limiti del Pianeta”. Si tratta del 7° Programma d’azione ambientale comunitario proposto dall’esecutivo Ue e detta nove obiettivi prioritari da attuare entro il 2020, tra cui: proteggere la natura e rafforzare la resilienza ecologica; incrementare una crescita sostenibile e low carbon incentrata su un uso efficiente delle risorse;  affrontare efficacemente le minacce alla salute legate all’ambiente. Nel dettaglio il programma stabilisce un quadro di riferimento per sostenere il raggiungimento di tali target attraverso, tra l’altro, una migliore attuazione della legislazione ambientale dell’UE, garantendo i necessari investimenti a sostegno della politica ambientale e delle misure di contrasto al cambiamento climatico, oltre che a migliorare gli sforzi messi in campo per sostenere le città europee  a divenire più sostenibili.

 

Questo accordo – ha dichiarato il commissario per l’ambiente Janez Potočnikinvia un segnale chiaro affinchè l’UE e i suoi Stati membri sostengano con fermezza una politica ambientale forte e intelligente come condizione fondamentale per una vita sana e  un’economia competitiva e a basse emissioni di carbonio”. Per Potočnik è essenziale che le istituzioni comunitarie e dei Ventisette trasformino gli impegni presi in azioni, assumendosi le proprie responsabilità, collettive ed individuali, per affrontare le sfide individuate.

Gli fa eco il Commissario europeo per l’Azione Climatica Connie Hedegaard: ‘‘Sono molto felice di vedere che il Parlamento europeo e il Consiglio abbiano convenuto sulla necessità di definire con urgenza i nostri obiettivi energetici e climatici per il 2030. Esse inoltre riconoscono che tali target siano necessari non solo per preparare l’Europa per i negoziati internazionali al 2015, ma anche per dare certezze agli investitori, agli Stati membri e all’industria”.