Per salvare alcune delle specie in via d’estinzione in tutto il pianeta, il WWF chiede per San Valentino un gesto d’amore verso la natura, attraverso una piattaforma online predisposta ad hoc per fare donazioni
Tra le specie in via d’estinzione ci sono non solo quelle animali, ma anche quelle vegetali
(Rinnovabili.it) – Puntare i riflettori sulle coppie di specie in via d’estinzione, “per le quali potrebbe esserci solo il tempo di un ultimo bacio, prima di sparire per sempre”. Quest’anno il WWF ha deciso di festeggiare così la festa di San Valentino e di celebrare alcune delle specie a rischio estinzione in tutto il pianeta, chiedendo un gesto d’amore verso la natura. Attraverso una piattaforma online predisposta ad hoc dall’associazione ambientalista, gli utenti possono scendere in campo in prima persona per difendere l’amore di tutte le specie viventi e con un semplice click fare una donazione per proteggere le specie in pericolo. Tra quelle elencate dal WWF come le più a rischio e al limite della loro sopravvivenza, ci sono non solo specie animali, ma anche vegetali.
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Nel primo gruppo rientrano: i rinoceronti di Giava, pochi superstiti (attualmente se ne contano 67 esemplari, di cui 37 maschi e 30 femmine) nell’ultima area protetta rimasta; la sottospecie settentrionale del rinoceronte bianco, ormai ufficialmente estinta dopo la morte in cattività di Sudan, l’ultimo maschio sopravvissuto (con le due femmine in vita si sta cercando di sperimentare la tecnica di fertilizzazione in vitro); i coccodrilli delle Filippine, meno di 100 coppie a rischio per la distruzione dei loro habitat naturali; la vaquita, un piccolo mammifero marino che vive nel Golfo di California, minacciato principalmente dalle catture accidentali da parte delle reti di pescatori (ne sono stimati tra i 10 e i 30 individui); la marmotta di Vancouver, specie che all’inizio degli anni 2000 era ridotta a meno di 20 esemplari, oggi al centro di un progetto di conservazione che punta alla sua riproduzione in cattività e successiva reintroduzione in natura; la tartaruga gigante di Española, anch’essa una specie a rischio estinzione negli anni 70 (ce ne erano solo 14 individui) e oggi ripopolata a 200 individui grazie a un progetto per mantenerla in vita; la cavia di Santa Caterina, un mammifero che oggi conta solo una quarantina di individui in natura.
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Tra le specie vegetali, invece, in via d’estinzione ci sono il Sorbo di Scannell, una pianta rarissima (se ne contano solo 5 esemplari nell’isola di Ross, nel sud-est dell’Irlanda) e la Calamaria sabatina, una pianta acquatica erbacea perenne rarissima (al momento presente solo nell’area del lago di Bracciano).