Diciotto imbarcazioni, altrettanti bambini, barche colorate e altamente ingegnose. La Re Boat Race è stata una festa del riciclo in piena regola, con un importante messaggio sociale di fondo
Alla gara hanno partecipato anche quattro team Acea, che oltre a gareggiare con gli altri concorrenti si sono sfidati in un minicampionato interno il cui scopo era costruire la barca più ingegnosa: a vincerlo è stata la 100% Idrobike, con le sue quattro biciclette montate sul ponte a garantirne la propulsione. Nessuna novità, invece, per quanto riguarda il primo posto: lo scettro è rimasto saldamente in mano ai mattatori della scorsa edizione: la Rari Reciclantes. Quest’anno la coppia al timone ha optato per una imbarcazione leggerissima e veloce, una canoa costruita con la minor quantità possibile di materiale. La scelta ha dato i suoi frutti, e la Rari ha tagliato il traguardo con larghissimo anticipo sugli inseguitori, aggiudicandosi così il premio “cavalluccio marino”. Sul secondo gradino del podio è salito l’equipaggio del team Acea al timone della 90% h2o e 10% di… vino. Dato che l’importante è partecipare, il premio “tartaruga marina” è finito in mano agli ultimi arrivati, i tre ragazzi di Capitoliamo, così come il trofeo “Titanic” è andato a Riscarti Fast, affondata durante la regata. Officinamove si è aggiudicata invece il premio “pesce pagliaccio”, dedicato alla barca più creativa, mentre la coppa per la più “tifata” l’hanno alzata gli Imbattibili. Anche la barca esteticamente più bella ha ricevuto un riconoscimento: il trofeo “stella marina”, vinto dalla Romanina, un vero e proprio vascello vecchio stampo costruito con bottiglie di plastica. I più bravi nell’utilizzare la maggior quantità di materiale riciclato e una trazione ad impatto quasi zero, invece, sono stati i costruttori della Acea Recyclaier, premiati dal direttore di Rinnovabili.it, Mauro Spagnolo. Una menzione speciale per la zattera del Team Lincoln, e il premio “pesce spazzino” per lo smontaggio più rapido (lo ha vinto la Regina e il capitano), hanno completato il quadro.
«Ringraziamo tutti i partecipanti e chi ci ha aiutato a realizzare questa Re Boat Race – ha tirato il fiato un esausto Stefano Bernardini, presidente di Sunrise 1 e cronista della regata – Volevamo trasmettere l’importanza di riciclare i nostri rifiuti, specialmente alle nuove generazioni. Vedere tutti questi bambini sia sulle Re Boat, sia tra il pubblico, è la miglior prova che ci siamo riusciti».
In parallelo alla regata si è svolto anche il festival “Le voci del bosco”, contenitore di eventi musicali, artistici, laboratori e workshop per sviluppare una cultura della sostenibilità e approfondire la tematica del riciclo.