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Goletta Verde 2017 torna in acqua per combattere gli ecoreati

Parte da La Spezia il viaggio di Legambiente per combattere le illegalità a danno di mare e coste

Goletta Verde

 

(Rinnovabili.it)  – Goletta Verde 2017 è partita. La storica imbarcazione di Legambiente ha mollato gli ormeggi approdando ieri a La Spezia (prima tappa) e inaugurando così la nuova “missione ambientale” intorno alla penisola italiana: un viaggio lungo due mesi per monitorare lo stato di salute di coste e mari nostrani e tenere d’occhio le situazioni più critiche.

 

Anche in questa nuova edizione la campagna del cigno verde –  organizzata grazie al sostegno di CONOU e dei partner tecnici Acquafil, Novamont, Nau – darà battaglia a illegalità ed ecoreati con cui fanno i conti ogni giorno i litorali italiani, dall’inquinamento all’inefficiente depurazione dei reflui, dagli ecomostri cresciuti sulle spiagge alla cattiva gestione di rive e lidi.

 

Un team di tecnici e biologi accompagna il viaggio della Goletta Verde 2017 per analizzare campioni d’acqua e individuare e denunciare così situazioni particolarmente critiche. Ma la lotta che porta avanti la campagna richiede un lavoro partecipativo: attraverso il servizio SOS Goletta sosgoletta@legambiente.it anche cittadini e turisti, infatti, potranno segnalare scarichi abusivi o situazioni sospette. La squadra che accompagna la Goletta approfondirà le denunce e le segnalazioni arrivate, per poi farle arrivare alle autorità competenti.

 

L’imbarcazione sarà ormeggiata fino a martedì 20 giugno al Molo Italia, ma la missione è già iniziata con la presentazione del dossier Mare Monstrum 2017. I dati del nuovo report mostrano come la Liguria, tappa di partenza del viaggio, con 1186 infrazioni accertate (il 7,6% a livello nazionale) 1371 persone denunciate e arrestate e 127 sequestri effettuati è l’ottavo posto nella classifica italiana del mare illegale (in salita di due posizioni rispetto al 2016). In pratica 3,4 reati per ogni chilometro di costa, oltre 3 infrazioni accertate al giorno.

 

Si legge nella nota stampa:

Tra le tipologie di reato spicca la pesca di frodo con 486 infrazioni accertate (quarto posto in Italia), 496 persone denunciate e 19 sequestri (48.441 kg i prodotti ittici finiti sotto sequestro). A seguire i reati legati all’insufficiente depurazione e agli scarichi inquinanti, anche questi in crescita rispetto all’anno precedente: 277 le infrazioni accertate con 333 denunce e 80 sequestri. In aumento anche quelli legati alle violazioni al codice della navigazione: nel 2016 sono stati 264 i reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, che hanno portato alla denuncia di altrettante persone.