Crescono le adesioni allo sciopero globale del 15 marzo, la mobilitazione nata protesta della sedicenne Greta Thunberg che coinvolge ragazzi di tutto il mondo
Ad oggi sono ben 1325 gli eventi programmati, in 100 paesi, per il Global Strike for future
(Rinnovabili.it) – I ragazzi di tutto il mondo sono pronti a scendere in piazza il 15 marzo e a far sentire la propria voce. È il Global strike for future, lo sciopero globale degli studenti per difendere il clima. Summa dei molteplici #Fridaysforfuture che hanno acceso la protesta ambientale nei mesi scorsi, la manifestazione compirà, il prossimo venerdì, un veloce giro del mondo attraverso oltre 13oo eventi in 100 Paesi. L’obiettivo? Chiedere ai governanti un impegno vero sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici elaborando un percorso che non fallisca gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, anzi vada oltre.
“Nel 2015, i nostri governi si sono impegnati a Parigi per proteggere il nostro futuro fornendo un percorso sicuro ben al di sotto dei 2 °C con giustizia sociale e climatica”, si legge sulla pagina di Global Climate Strike For Future. “Sono passati tre anni e il nostro futuro sembra più cupo che mai”. Oggi l’ipotesi più plausibile è che, con gli impegni attuali, il riscaldamento arrivi a più 3°C, quando gli scienziati del clima hanno affermato che anche solo due gradi in più saranno la causa siccità, cicloni, inondazioni e un alto numero di vittime (leggi anche IPCC: servono sforzi incredibili per limitare riscaldamento a 1,5 °C). “Tutto perché gli adulti di oggi non si preoccupano del domani. Stanno rubando il nostro futuro proprio davanti ai nostri occhi”.
L’iniziativa che si ispira all’impegno della giovane attivista svedese Greta Thunberg, coinvolgerà anche l’Italia dove sono stati organizzati per il 15 marzo oltre 182 eventi in oltre 108 località, dimostrandosi così tra le nazioni più attive sul fronte della protesta, insieme a Stati Uniti (117 eventi) e Germania (141). Ma a scendere in piazza saranno anche gli studenti di Paesi come l’Uruguay, la Cina, Tanzania, Vanuatu, Cuba e Pakistan.
“La mobilitazione per lo sciopero mondiale di venerdì prossimo – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente che ha aderito allo sciopero – rappresenta una grande occasione per contribuire alla nascita di un movimento ampio e trasversale per il clima in Italia. La nostra associazione, dagli anni ’80 in prima linea per combattere i cambiamenti climatici, sarà in tantissime piazze al fianco del movimento giovanile che ha risposto all’appello di Greta”.
Tra gli appuntamenti principali Legambiente segnala quelli nelle maggiori città Italiane: Roma (Piazza madonna di Loreto ore 11.00); Milano (Piazza della Scala); Torino (Piazza Arbarello); Firenze (Piazza Santa Croce); Napoli (Piazza Garibaldi); Palermo (Teatro Massimo); Bologna (centro storico); L’Aquila (San Bernardino); Cosenza (Plesso Vittorio Emanuele Cariati); Pordenone (Piazza XX Settembre); Ancona (Monumento ai Caduti del Passetto); Perugia (Giardini di Santa Giuliana); Padova (stazione Fs).