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FridaysForFuture, milioni di manifestanti in sciopero per il clima

Non un Black Friday di folli acquisti, ma un FridaysForFuture per manifestare contro il cambiamento climatico. Il quarto sciopero chiamerà a raccolta milioni di manifestanti, riunitisi nelle piazze di tutto il mondo per chiedere ai governi un’azione rapida e concreta

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Credit:FridaysForFuture Deutschland per Flickr

Uno smartphone a prezzi stracciati o un futuro migliore per il Pianeta. Black Friday o FridaysForFuture: il quarto sciopero per il clima avrà la meglio sullo shopping compulsivo

(Rinnovabili.it) – Coincide con la celebre giornata degli “sconti folli”, ma il quarto sciopero globale per il clima si è impegnato ugualmente a mantenere alta l’attenzione ambientale, con una maratona di mobilitazioni e manifestazioni in tutto il mondo. E’ il movimento dei FridaysForFuture, nato dall’esempio della giovane attivista Greta Thunberg, che oggi scende di nuovo in piazza: centinaia di migliaia di giovani, studenti, ricercatori e scienziati sfileranno lungo le strade e le piazze per manifestare la propria preoccupazione verso la crisi climatica e, soprattutto, per chiedere ai governi un maggiore e più concreto impegno per fronteggiare l’emergenza. L’obiettivo dichiarato è quello di mettere pressione ai potenti del mondo che, tra una settimana esatta, dal 2 al 13 dicembre, si riuniranno a Madrid per la Cop25, la Conferenza delle parti sul climate change in cui si decidono le future strategie sulle emissioni. 

I manifestanti chiedono di abbandonare gli investimenti e l’uso dei combustibili fossili, di proteggere la natura e di ascoltare ciò che scienziati e ricercatori, al pari dei giovani in strada a manifestare, ci stanno dicendo ormai da tempo. Con una nota diffusa dall’Associazione dottorandi e dottori di ricerca, professori, ricercatori e dottorandi italiani hanno confermato l’intenzione a partecipare “ancora una volta per questa battaglia epocale per l’umanità“. 

Poche settimane fa – lo ricordiamo –  11mila ricercatori di 153 Paesi, fra cui oltre 200 italiani, avevano ribadito lo stesso concetto in una lettera-appello pubblicata su BioScience. Il Parlamento europeo ne ha preso atto, invitando “la Commissione, gli Stati membri e tutti gli attori globali, a intraprendere con urgenza le azioni concrete necessarie per combattere e contenere tale minaccia prima che sia troppo tardi”.

 

>>Leggi anche: “Non solo Thunberg: storie di giovani attivisti nel mondo”<<

 

Lo sciopero di oggi, cioè il quarto, segue quelli del 15 marzo, del 24 maggio e quello svoltosi in occasione della Climate action week, tra il 20 e il 27 Settembre 2019, al cui appello avevano risposto in tutto il mondo più di 7 milioni di persone. Anche oggi, la mobilitazione sarà enorme: da New York a Sidney, dalla Spagna al Sudamerica, i manifestanti attesi in piazza saranno milioni. 

Anche in Italia, scioperi e manifestazioni sono previsti in centinaia di città e comuni: a Roma appuntamento è in Piazza della Repubblica a partire dalle 9.30, a Milano per le 9 in Largo Cairoli, a Torino in Piazza Bernini alle 9.30, a Palermo alle 8.30 in Piazza Castelnuovo, a Napoli in Piazza Garibaldi, a Bologna in Piazza XX Settembre e a Firenze, sempre a partire dalle 9.00 in Piazza della Repubblica. In ogni caso, come già annunciato, dai capoluoghi ai piccoli centri, è prevista una manifestazione praticamente in ogni comune italiano.

“Il nostro intento a livello globale – scrive il movimento Fridays for Future – è far sì che i leader politici dei vari paesi prendano misure immediate ed efficaci per contrastare la crisi climatica, dopo il sostanziale fallimento degli accordi di Kyoto e di Parigi”.