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Appello contro taglio Pacchetto Aria: Respirare aria pulita è un diritto

Ventidue associazioni si schierano contro l’operazione di snellimento delle norme europee in materia di aria pulita, operata dalla Commissione Junker

Appello contro taglio Pacchetto Aria: Respirare aria pulita è un diritto(Rinnovabili.it) – “Respirare aria pulita è un diritto dei cittadini”, lo gridano oggi a gran voce 22 associazioni italiane, o sarebbe meglio dire lo scrivono, nell’appello congiunto inviato all’indirizzo del premier Renzi. I firmatari chiedono al Presidente del Consiglio di prendere posizione contro la proposta di Programma di lavoro per il 2015 da cui emerge un vistoso “taglio” dalle priorità comunitarie del cosiddetto Pacchetto Aria, la serie di misure presentate dalla Commissione Barroso lo scorso anno per migliorare la qualità dell’aria che respirano i cittadini Europei.

Il Presidente del nuovo esecutivo europeo Jean-Claude Juncker e il Vicepresidente Frans Timmermans – nell’ambito della proposta di Piano di Lavoro della Commissione per il 2015 – hanno chiesto infatti alla presidenza di turno, ovvero quella italiana, di rivalutare il pacchetto di norme.  Ma un ipotetico ritiro del pacchetto, come sottolineano i firmatari dell’appello, oltre ad essere in profondo contrasto con i bisogni dei cittadini Europei e Italiani, rappresenterebbe inoltre un grave segno di inefficienza per le istituzioni europee, soprattutto di fronte ai dati pubblicati solo la scorsa settimana dalla Agenzia Europea dell’Ambiente; il report dell’AEA ha rivelato come, ancora oggi, a causa dello smog muoiano prematuramente in Italia oltre 67mila persone, 450mila in Europa.

 

“Respirare aria pulita e la tutela della salute sono diritti irrinunciabili dei cittadini europei – scrivono le principali associazioni italiane ambientaliste, insieme ad associazioni di medici e ricercatori – per questo chiediamo al Premier Renzi e al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, nella veste rispettivamente di Presidente del Consiglio dell’Unione Europea e di Ministro dell’Ambiente Europeo in carica, di esercitare l’attuale ruolo istituzionale invitando la Commissione a revocare la proposta di ritiro del pacchetto e a utilizzare invece il lavoro e le proposte della Commissione precedente, per quanto concerne il Pacchetto Aria, nella preparazione del programma di lavoro della nuova Commissione del 2015 e degli anni successivi.”