L’Osservatorio Agroenergie di Confagricoltura ha realizzato con il sostegno di Enel un Rapporto che fa il punto sullo stato della produzione elettrica rinnovabile in Italia. Le imprese agricole possono assumere un ruolo di primo piano nella transizione energetica e le nuove tecnologie permetteranno loro di ridurre i costi dell’energia e aumentare la resilienza e la competitività
![Rinnovabili in agricoltura: primo Rapporto dell’Osservatorio Agroenergie](https://www.rinnovabili.it/wp-content/uploads/2025/02/Screenshot-2025-02-11-alle-17.38.38-1-edited.png)
Nelle agroeneregie la sostenibilità del futuro
L’Osservatorio Agroenergie di Confagricoltura ha realizzato con il sostegno di Enel un Rapporto che fa il punto sullo stato della produzione elettrica rinnovabile in Italia partendo dai dati raccolti da un gruppo di lavoro di EY.
Per la realizzazione del Rapporto sulle Agroenergie è stato somministrato un questionario a 400 aziende agricole suddivise in cluster che comprendono coltivazione, allevamento, supporto alla produzione e silvicoltura.
«Le imprese agricole che investono in agroenergie hanno migliorato le performance nella produzione primaria.
La produzione di energia si conferma un’opportunità per le nostre aziende, sia perché dà la possibilità di diversificare le fonti di reddito sia perché consente di aderire alla transizione ambientale, abbattendo le emissioni e contribuendo attivamente alla produzione di energia verde», ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, alla presentazione del Rapporto.
Stato attuale e prospettive future delle agroenergie in Italia
Qual è in sostanza il contenuto del Rapporto? Per la prima volta mette in evidenza lo stato degli investimenti nelle energie rinnovabili nel settore agricolo; questo permette di avere un quadro dettagliato sia della capacità installata attuale sia delle prospettive di sviluppo da qui al 2030, oltre ad evidenziare le opportunità di crescita sostenibile.
Attualmente, la produzione di energia rinnovabile nel comparto agricolo si suddivide tra biomasse e biogas, energia elettrica da acqua fluente e fotovoltaico: questi rappresentano i tre pilastri principali per la transizione energetica delle imprese agricole.
I dati del Rapporto suddividono la capacità installata di energie rinnovabili nelle aziende agricole in:
- fotovoltaico 50% (con un incremento del 15% nell’ultimo anno grazie al supporto degli incentivi governativi e al miglioramento delle tecnologie di accumulo);
- biomasse e biogas circa 40%;
- idroelettrico 10%.
Osservatorio Agroenergie: gli obiettivi principali del report
Gli obiettivi principali del Rapporto sono:
- analizzare il quadro regolatorio;
- identificare i modelli replicabili e i fattori chiave di crescita;
- proporre raccomandazioni strategiche per il futuro;
- monitorare lo sviluppo delle rinnovabili nei territori.
L’agricoltura per l’ambiente
Dallo studio di Confagricoltura ed Enel emerge in tutta evidenza che le imprese agricole possono assumere un ruolo di primo piano nella transizione energetica e che le nuove tecnologie permetteranno loro di ridurre i costi dell’energia e aumentare la resilienza e la competitività.
Si stima che l’energia rinnovabile prodotta in agricoltura al 2023 corrisponda all’11% del totale, che arriva al 18% se si includono tutti i terreni. Un loro incremento è una possibilità concreta.
Nel 2023 la capacità installata complessiva da fonti rinnovabili ha superato i 66,8 GW, con oltre 1,6 milioni di impianti installati.
La sinergia tra politiche di sviluppo agricolo e strategie di transizione energetica è un aspetto chiave per il futuro del settore. Ancora una volta si conferma che l’agricoltura non è un problema per l’ambiente bensì è parte fondamentale della soluzione.
Lo scenario normativo
Il Rapporto sulle agroenergie ritiene che gli incentivi per l’integrazione delle rinnovabili nelle filiere agricole e il rafforzamento delle comunità energetiche potrebbero spingere la diffusione delle tecnologie sostenibili.
Analizza con particolare attenzione l’evoluzione della normativa che riguarda i decreti sulle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER), le misure previste dal PNRR, il Decreto Aree Idonee e il Decreto Agricoltura, fondamentali per delineare le opportunità di sviluppo del settore.
Il Decreto Agricoltura prevede incentivi per l’installazione di impianti rinnovabili su terreni agricoli per favorire l’autoproduzione di energia e la riduzione delle emissioni di CO2.
Il Decreto Aree Idonee stabilisce criteri più chiari per la localizzazione degli impianti, semplificando l’iter burocratico per le aziende che vogliono investire in questo settore.
Energia e agricoltura, obiettivi comuni
La fornitura di energia si focalizza su tre aspetti fondamentali: sicurezza, economicità e sostenibilità. Aspetti che su cui si focalizza anche la produzione agricola.
Pertanto, la sinergia tra politiche di sviluppo agricolo e strategie di transizione energetica è un aspetto chiave per il futuro del settore.
Lo studio di Confagricoltura ed Enel prevede una crescita significativa delle installazioni di impianti rinnovabili nel settore agricolo entro il 2030, supportata da incentivi e da un quadro normativo in evoluzione.
Le previsioni per il 2030
- +20 GW di fotovoltaico, con maggiore penetrazione dell’agrivoltaico;
- +5 GW di bioenergie, grazie ai nuovi incentivi FER 2;
- Aumento dell’efficienza degli impianti eolici e idroelettrici;
- Crescita delle comunità energetiche agricole, per migliorare l’autoconsumo.
Questa evoluzione del settore andrà di pari passo con una crescente digitalizzazione, con sistemi IoT e di monitoraggio avanzato. La tecnologia contribuisce a ottimizzare la produzione e il consumo energetico nelle aziende agricole, riducendo gli sprechi e massimizzando l’efficienza.
Queste innovazioni aumentano la produttività e favoriscono una gestione più sostenibile delle risorse, promuovendo l’uso circolare dell’energia all’interno delle aziende agricole.
A fronte di una crescita delle rinnovabili è fondamentale investire nel potenziamento e nella resilienza delle infrastrutture, come ha sottolineato Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel: «Enel conferma con il Piano Industriale 2025–2027 il proprio percorso verso una transizione energetica equa dal punto di vista sociale e inclusiva dei territori.
Potenziamento delle reti ed elettrificazione sono al centro di questo percorso, confermato dal trend di costante accelerazione dei prosumer.
L’agricoltura è un settore strategico per la decarbonizzazione ed Enel si pone come partner tecnologico con le proprie competenze e soluzioni innovative, abilitando la trasformazione delle aziende agricole».
Tre sfide interconnesse: transizione energetica, digitale e ambientale
Dobbiamo affrontare tre sfide diverse, ma interconnesse: transizione energetica, digitale e ambientale.
In questo quadro sarà cruciale la sinergia tra ricerca, settore pubblico e imprese agricole. Una collaborazione funzionale allo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate e sostenibili potrà favorire l’adozione di modelli produttivi innovativi.
Quale ruolo spetta all’agricoltura? Il settore primario può passare da consumatore a produttore di energia pulita?
La risposta è affermativa: l’espansione delle bioenergie, dell’idroelettrico e del fotovoltaico promette di trasformare il settore primario in un attore chiave della transizione ecologica italiana.