Si è tenuto questa mattina "Innovazioni attorno al sole", il convegno di ABB con esperti di energie e principali player del comparto
di Paolo Travisi
Innovazione nel fotovoltaico, Lilli (ABB): “E’ stato fatto tanto, ma si deve fare ancora di più”
Un incontro per fare il punto sulle ultime innovazioni prodotte per sviluppare l’energia green più utilizzata, il fotovoltaico. Da qui il titolo del convegno organizzato da ABB, “Innovazioni attorno al sole”, in cui esperti del settore ed aziende si sono confrontati per ragione sulle tecnologie più avanzate e recenti nel campo dell’energia solare. Ad aprire la mattinata è stato Gianluca Lilli, senior Vice President di ABB: “Oggi abbiamo dei rappresentanti di chi gestisce direttamente le reti elettriche, esperti di comunità energetiche, di policy, di normative, di tecnologie e di innovazione, tutti insieme rappresentiamo una filiera che è sempre più rilevante non solo per il contributo positivo che può dare proprio per lo sviluppo dell’agenda di sostenibilità, ma è diventata rilevante anche da un punto di vista economico. L’anno scorso nel 2023 tutti insieme abbiamo generato un volume di affari di circa 8/9 miliardi di euro. Come ABB ci sentiamo parte integrante di questa filiera e della transizione, che vede l’applicazione della digitalizzazione a servizio della sostenibilità, che poi si applica in questioni molto pratiche come lo sviluppo della dell’elettrificazione e anche, diciamo, le tecnologie che sono a supporto dell’evoluzione delle reti elettriche che devono diventare sempre più flessibili, resilienti ed efficienti”.
3 macro aree per la sostenibilità
Nel corso del suo intervento Lilli ha evidenziato gli obiettivi del piano da raggiungere entro il 2030, cioè 108 GW di installazioni per quanto riguarda le energie rinnovabili, di cui 80 GW di fotovoltaico: “Siamo partiti prima con gli impianti di piccola dimensione residenziali, ma negli ultimi anni sicuramente si è affiancata a questi una crescita molto significativa anche di impianti di media e grande dimensione anche in ambito industriale e commerciale a giugno di quest’anno si contavano quasi un 1,8 milioni di impianti collegati in rete per una totale potenza installata di poco meno di 34 GW. Tanto è stato fatto ma molto di più si può e si deve ancora fare”.
ABB per raggiungere gli obiettivi ambiziosi di sostenibilità, ha impostato il lavoro in 3 macro aree: decarbonizzazione, preservazione delle risorse del pianeta, sviluppo dal punto di vista sociale. “Per la decarbonizzazione un target sicuramente è ridurre le nostre emissioni di carbone scope uno e due entro il 2030 dell’80% per poi ridurre del 100%, entro il 2050” ha sottolineato ancora nel suo intervento.
Innovazione Fotovoltaico, tavola rotonda di ABB tra esperti e aziende big
Dopo l’intervento di apertura affidato ad ABB, si è passati alla prima tavola rotonda centrata sui grandi impianti energetici, ed infatti gli ospiti del convegno sono stati i grandi player del settore, tra cui Paolo Baroncelli ABB Marketing Sales Regional Director Distribution Solution, Maurizio Delfanti del Politecnico di Milano ex-presidente di RSE, Mauro Caprabianca Terna Head of Market Operation and Analysis, Massimo Stevanato Business Developer Eurogroup SPA.
Si riparte da un’indagine di ABB condotta per capire come supportare al meglio la transizione energetica, in cui sono stati intervistati mille operatori del settore nel mondo delle infrastrutture elettriche in 5 paesi europei. “Il 70% ha confermato che una delle priorità strategiche per la propria azienda è proprio la transizione energetica, più del 50% degli intervistati ha detto che la propria azienda deve investire di più, mentre in Italia il 17% degli intervistati ha dichiarato che la propria azienda deve investire molto di più per raggiungere gli obiettivi che si è dato un dato che è più del doppio rispetto ai rispondenti di Francia e Germania” ha sottolineato Paolo Baroncelli ABB Marketing Sales Regional Director Distribution Solution nel corso del suo intervento.
Parlando dell’obiettivo decentralizzazione della produzione d’energia, Baroncelli ha aggiunto che “la gestione della rete e del bilanciamento di rete è diventato un puzzle praticamente impossibile da risolvere e in questo ABB contribuisce con le proprie tecnologie. Per esempio con i nostri quadri elettrici di bassa e media tensione intelligenti che sono in grado di capire il flusso dell’energia che passa al loro interno e sono in grado di comunicare con le apparecchiature vicine e gestire e il bilanciamento di rete”.
L’impegno di Terna e Politecnico di Milano
Per quanto riguarda le altre sfide da affrontare c’è sicuramente “l’evoluzione della normativa che a partire dal primo di gennaio 2026 vieterà l’utilizzo di gas fluoronati all’interno delle reti elettriche…e ABB sta lavorando già da tempo a questa transizione, con prodotti altamente compatibili con il portafoglio esistente in linea con la nuova normativa e quindi sarà pronta entro le tempistiche dettate” conclude Baroncelli, che evidenzia anche un altro tema, quello della carenza di figure tecniche specializzate.
Tema di cui parla anche un altro ospite, Maurizio Delfanti del Politecnico di Milano, in passato anche presidente di RSE, secondo il quale “il nostro politecnico in tema di formazione collabora con le grandissime aziende proprio per tenere viva la filiera dell’ingegneria elettrica che merita un’espansione notevole in questi tempi, perché tutte le evoluzioni si compiono per mano di persone, di tecnici del settore c’è grandissimo bisogno di ingegneri elettrici e ricerca applicata”.
La parola è poi passata a Mauro Caprabianca Terna Head of Market Operation and Analysis, che ha illustrato l’impegno dell’azienda per supportare il sistema paese nel raggiungimento del mix energetico che fa parte degli obiettivi del PNIEC al 2030 e che richiede l’installazione “di circa 60 GWt di nuova capacità da fonti rinnovabili, la gran parte come si diceva è appannaggio della produzione solare fotovoltaica. Nell’ambito dell’ultimo piano industriale prevediamo 16,5 miliardi di investimenti, un livello record nella storia del gruppo, che mira a rendere il sistema elettrico in grado di risolvere quello che è il cosiddetto trilemma energetico. Da un lato traguardare l’obiettivo di sostenibilità ambientale, ma nel farlo dobbiamo comunque garantire una sicurezza e quindi una qualità e continuità della fornitura di energia elettrica e come terzo obiettivo dobbiamo farlo massimizzando l’economicità del sistema elettrico perché sappiamo che ovviamente l’economicità del sistema elettrico energetico nel suo complesso è un elemento chiave per la competitività del paese tutto”.
Dell’investimento monstre di Terna 2 miliardi di euro sono destinati alla transizione digitale secondo il “concetto della cosiddetta twin transition, un esempio importante è quello del portale online in cui vengono rese disponibili una serie di informazioni relative alla rete elettrica sicuramente agli impianti resistenti e alle richieste di connessione degli impianti futuri questo per guidare ed essere un elemento di relazione istituzionale di comunicazione istituzionale all’avanguardia”, conclude Caprabianca di Terna.
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La città che cambia tra CER e micro grid
Nella seconda tavola rotonda organizzata da ABB, dal titolo La città che cambia tra CER e micro grid, tra i relatori è intervenuta Maria Francesca Talamo ricercatrice senior di RSE, che ha sintetizzato il percorso del suo dipartimento di ricerca per fornire indicazioni utili nella stesura del PNIEC, insieme al MASE e MEF per rendere possibile il percorso di decarbonizzazione: “A fine settembre sono stati definiti quelli che sono gli strumenti in termini di riforme e di budget in un orizzonte temporale di cinque anni, definendo in un orizzonte ancora più ampio fino a sette anni quelli che sono i limiti di spesa per realizzare tutta una serie di interventi che riguardano diversi temi come l’idrogeno, lo stoccaggio della CO2, ma anche ovviamente tutte quelle che sono le priorità di intervento che riguardano la transizione verde e la sicurezza energetica” argomenta Talamo di RSE, che ha sottolineato ancora la strada da percorrere nelle risorse rinnovabili, perché ci sono “tanti strumenti a supporto dell’utilizzo delle fonti rinnovabili ma allo stesso tempo c’è anche un grande mercato su cui poter intervenire. Ovviamente bisogna essere preparati”.
Per Giorgio Nanni di Respira LegaCoop, l’obiettivo è portare il modello delle Coop anche nel settore energetico attraverso le “comunità energetica che non hanno obiettivo del profitto finanziario, ma lo sviluppo sociale ambientale ed economico dei soci e dei territori. Crediamo che con la nostra forma cooperativa riusciamo a dare una risposta a un valore alto che è quello del bene comune in forma imprenditoriale”.
Anche perché le città del futuro, le cosiddette smart cities, dove si auspica che si realizzeranno molte CER avranno un ruolo non solo come consumatrici di energia, ma anche di produttrici come sottolinea ancora Lilli di ABB: “Una previsione della comunità europea ci dice che nel 2050 ci si aspetta che più di 260 milioni di persone siano effettivamente prosumer, quindi in qualche misura anche dei produttori di energia in buona parte anche attraverso degli impianti fotovoltaici e quindi queste 260 milioni di persone produrranno probabilmente il 45% dell’energia rinnovabile complessiva quindi l’impianto è importante soprattutto come si allaccia, come si integra nel tessuto delle reti evolute. ABB da sempre ha sviluppato dei prodotti, delle soluzioni che sono principalmente indirizzate a proteggere l’impianto stesso, i componenti o i dispositivi all’interno dell’impianto e poi ovviamente le persone”.
ABB presenta prodotto rivoluzionario: il primo interruttore al mondo basato su elettroniche di potenza
Tra le tante innovazioni tech di ABB, Lilli evidenzia un’importante rivoluzione quella del “primo interruttore al mondo interamente basato su elettroniche di potenza e quindi ha stato solido, non ha parti elettromeccaniche in movimento e questo gli consente da un lato di raggiungere delle capacità di utilizzo in termini di potenza e di tensione in corrente continua estremamente elevate, ma soprattutto è un apparecchio che rispetto a quelli tradizionali è 100 volte più veloce nell’identificare e nell’estinguere un guasto e ha una vita che può essere 100 volte più lunga. Ovviamente la prima applicazione di questo apparecchio sarà all’interno delle navi che poi alla fine non sono altro che delle piccole città o neanche tanto piccole, molto concentrate in cui probabilmente si faranno dei passi avanti sul tema della corrente continua a breve”.
Nell’ultima parte del convegno organizzato da ABB, invece, si è svolto un momento di riflessione con una panoramica approfondita sulle tendenze del mercato fotovoltaico, i key data e una previsione per il futuro, presentati dal CEI e approfondita da Salvatore Guastella e Claudio Liciotti, rispettivamente Presidente e Segretario del Comitato Tecnico CEI 82.