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Eolico galleggiante: a Fukushima la più grande turbina al mondo

Conclusi i lavori d'istallazione del 1° aerogeneratore galleggiante del Fukushima Wind Project, a 20 km dai reattori

Eolico galleggiante: a Fukushima il più grande turbina al mondo(Rinnovabili.it) – Fukushima è pronta a risorgere affidandosi all’energia del vento. Sono stati finalmente completati i lavori di istallazione della seconda turbina del Fukushima Wind Project, progetto di eolico galleggiante che sorgerà a soli venti chilometri dalla tristemente celebre centrale nucleare.

 

E l’aerogeneratore in questione non costituisce solo la pietra miliare della riconversione verde dell’area, ma anche, libro dei guinness dei Primati alla mano, la più grande turbina flottante mai realizzata al mondo. Con un ‘altezza di oltre 104 metri e 7 MW di potenza, l’unità MHI SeaAngel sarà la dimostrazione pratica delle potenzialità eoliche in termini di sicurezza energetica. Il particolare design della piattaforma, definito “galleggiante”, permette alla turbina di muoversi senza essere danneggiata in caso di condizioni atmosferiche estreme dal momento che le catene che collegano la struttura all’ancoraggio da 20 tonnellate sul fondale sono allentate.

 

“Turbine e ancoraggi sono stati appositamente progettati per resistere a onde di 20 metri“, ha spiegato Katsunobu Shimizu, uno degli ingegneri che ha lavorato al progetto, in un’intervista alla BC News. La messa in funzione avverrà però solo a fine dicembre 2015, data in cui la produzione andrà a sommarsi a quella della prima turbina istallata dal progetto, una unità più tradizionale, da 2 MW di potenza ed attiva già da novembre 2013. Il mini parco si doterà entro luglio del prossimo anno anche di un terzo aerogeneratore (sempre galleggiante ma stavolta da 5 MW) anche se il vero obiettivo è raggiungere il GW di capacità entro la fine del decennio, istallando un totale di 140 turbine eoliche offshore. Il progetto, patrocinato dal Ministero giapponese dell’Economia, Commercio e Industria (METI), è portato avanti da un consorzio che racchiude il meglio dell’ingegneria nipponica da Marubeni all’Università di Tokyo (consulente tecnico), passando per nomi come  Mitsubishi Heavy Industries ed Hitachi.