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WMO: le 5 peggiori catastrofi climatiche degli ultimi 150 anni

Cicloni tropicali, trombe d’aria e tempeste di grandine: l'Organizzazione Meteorologica Mondiale stila l’elenco degli eventi climatici estremi che hanno segnato più vittime negli ultimi 150 anni

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Le catastrofi climatiche più letali degli ultimi 150 anni

(Rinnovabili.it) – “Gli eventi meteorologici estremi stanno seminando morte e distruzione. È per questo che il WMO sta lavorando per migliorare l’allerta precoce sui pericoli e la previsione degli impatti, imparando dai gravi disastri storici per evitarne di futuri”. Così Petteri Taalas, segretario generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) ha presentato oggi il primo archivio completo dei dati meteorologici e climatici estremi degli ultimi 150 anni.

Il lavoro ha completato le informazioni già presenti nel database WMO su precipitazioni, siccità, venti estremi e record di temperature, con quelli degli impatti di altri quattro fattori: i fulmini, i cicloni tropicali, le trombe d’aria e le tempeste di grandine. Lo studio ha portato all’individuazione delle cinque peggiori catastrofi climatiche di questi tempi, tutte verificatesi nell’arco degli ultimi 50 anni. Cinque dolorosi record che sono tali per il numero di vittime associato.

 

Uno dei temi più attuali nelle discussioni e ricerche sul cambiamento climatico è l’aumento del rischio di mortalità per la popolazione mondiale. Poiché la popolazione continua a crescere parallelamente al cambiamento climatico globale, ne risulta che una quota sempre maggiore dell’umanità è minacciata da numerosi eventi climatici”, scrivono gli esperti nell’articolo esperti in un articolo pubblicato su Weather, Climate and Society, la rivista on line della società meteorologica statunitense.

 

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Il Super Tifone Haiyan si abbatte sulla città filippina di Tacloban. 10 November 2013.

 

L’obiettivo principale del lavoro è riuscire a migliorare la prevenzione. La vulnerabilità ad eventi estremi non dipende solo dal rischio che questi stessi capitino ma anche dalla capacità di adattamento e resilienza di un certo territorio o comunità. “Ad esempio, – spiegano gli scienziati – la mortalità legata alle ondate di calore tende a diminuire man mano che l’uso di condizionatori diviene comune. Allo stesso modo, il numero delle vittime dei fulmini diminuisce con l’implementazione di protocolli di sicurezza”.

Di ‘clima impazzito’ si muore oggi come ieri, ma i tassi di mortalità possono essere ridotti attraverso una prevenzione ragionata. Ciò significa infrastrutture resilienti e sistemi d’allarme ad hoc come Meteoalarm, un servizio online che fornisce avvisi in tempo reale per mettere in guardia le persone che viaggiano in Europa dalla probabilità di condizioni meteorologiche estreme.

 

Le cinque peggiori catastrofi climatiche

Tra gli episodi meteorologici più violenti degli ultimi anni, gli esperti WMO hanno evidenziato le cinque peggiori catastrofi climatiche legate a tornado, fulmini, grandine e cicloni.

 

1.Il ciclone tropicale che ha causato la più alta mortalità si è verificato a novembre del 1970 in Bangladesh (allora Pakistan orientale). Si stima che per colpa di Bhola, questo il nome assegnatogli, tra 300mila e 500mila persone abbiano perso la vita.

 

2.Il tornado più sanguinario è stato quello che il 26 aprile 1989 ha distrutto il distretto di Manikganj, sempre in Bangladesh, distruggendo due città, lasciando circa 80.000 persone senza casa e portandosi via 1.300 vite.

 

3.La più alta mortalità associata indirettamente ai fulmini si è registrata il 2 novembre 1994, quando una scarica ha colpito tre serbatoi di petrolio nella regione Dronka, in Egitto. La conseguente esplosione e la simultanea inondazione ha causato 469 morti.

 

4.L’impatto diretto più grave dei fulmini si è avuto invece il 23 dicembre 1975: è bastato un singolo fulmine per uccidere 21 persone in una capanna nello Zimbabwe.

 

5.Il 30 aprile 1888, nei pressi di Moradabad, in India, una tempesta di grandine accompagnata da chicchi grandi “come arance” ha fatto 246 vittime, portando via tetti, porte e finestre.

 

Guarda qui la mappa degli eventi climatici estremi