Violava le norme del Clean Air Act truccando i controlli in laboratorio. Ora Volkswagen rischia 18 miliardi di multa e ha già ritirato 500 mila auto
(Rinnovabili.it) – La bufera abbattutasi su Volkswagen per aver truccato i test sulle emissioni non accenna a placarsi. Presa con le mani nella marmellata dall’Agenzia per la protezione ambientale statunitense (EPA), ora l’azienda rischia un multa fino a 18 miliardi di dollari, 37.500 per ogni auto irregolare. Il titolo è crollato in borsa: sul listino di Francoforte, VW è scesa di oltre il 20%, non era mai andata così male dall’ottobre 2008. Il mercato USA, infatti, vale il 15% delle vendite di Volkswagen negli ultimi sette anni.
Lo scherzetto costringerà il colosso di Wolfsburg a ritirare 482 mila veicoli venduti dal 2009 ad oggi, e potrebbero arrivare nuove stangate se anche in Europa verranno avviate indagini. I modelli sotto accusa sono la Jetta, il Beetle, la Golf, l’Audi A3 e la Passat.
Le scuse di rito del Ceo, Martin Winterkorn, non tolgono l’azienda dalla graticola: «Io personalmente sono profondamente dispiaciuto che abbiamo spezzato la fiducia dei nostri clienti e del pubblico. Coopereremo pienamente con le agenzie responsabili, con la trasparenza e l’urgenza necessarie, per stabilire tutti i dettagli del caso. Volkswagen ha ordinato un’inchiesta esterna».
L’incapacità di rispettare la legge è stata denunciata anche sulla sponda europea e non solo in casa Volkswagen. Un recente rapporto dell’organizzazione Transport & Environment (leggi l’articolo di Rinnovabili.it) ha denunciato che il 90% delle nuove auto diesel Euro 6 non è conforme agli standard stabiliti dall’Unione. Anche qui, la quasi totalità delle auto passa i test di laboratorio ma poi alla messa su strada rilascia livelli di ossido di azoto (NOx) tra le 7 e le 22 volte superiori ai limiti.