La parola data rimane ma Washington sottolinea che l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura globale sotto i 2° C ostacolerà i negoziati. Stern: “Meglio un approccio più flessibile”
Le critiche dell’Unione Europa e degli Stati Insulari, da sempre in prima linea nella lotta al Global Warming non si sono fatte attendere. Interpretando le parole del funzionario statunitense come una vera e propria marcia indietro hanno sollecitato quasi 200 governi a rispettare la parola data su uno dei pochi obiettivi concordati in materia di politica climatica internazionale. Le parole sono state bollate dal delegato delle isole Marshall, Tony de Brum, come una “condanna a morte” per chi come già oggi sta facendo i conti con gli effetti del cambiamento climatico. Pronta la risposta di Stern che è dovuto tornare sui suoi passi e spiegare che gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’obiettivo ONU. “Non abbiamo cambiato la nostra politica”, ma “la mia opinione è che un approccio più flessibile, ci possa dare una migliore possibilità di concludere un nuovo accordo efficace e raggiungere i target che noi tutti condividiamo”.