Le prime 250 aziende quotate in borsa sono responsabili di oltre il 30% delle emissioni globali. Ma non stanno collaborando alla riduzione dell'inquinamento
Sono la causa delle emissioni ma non vogliono essere la soluzione
(Rinnovabili.it) – Sporcano molto e non ripuliscono. Le prime 250 compagnie quotate al mondo sono responsabili di un terzo di tutte le emissioni di gas serra, ma poche di loro si sono date obiettivi efficaci per limitare l’aumento delle temperature globali. Secondo un nuovo rapporto di Thomson Reuters, insieme a Constellation Research & Technology, CDP e BSD Consulting, i vertici della classifica sono occupati da Coal India, Gazprom ed Exxon Mobil. Lo studio misura sia la CO2 emessa dalle aziende che dai consumatori che utilizzano i loro prodotti.
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Secondo Tim Nixon, di Thomson Reuters, co-autore dello studio, non ci sono prove che politiche stringenti per ridurre le emissioni abbiano causato danni economici in termini di rendimento per gli azionisti, profitti o occupazione. Tradotto: la transizione energetica non è così costosa per chi la sta già mettendo in atto. Anche tra i colossi industriali più inquinanti. Al contrario, i casi studio contenuti nel dossier, che hanno riguardato Xcel Energy, Ingersoll Rand e Total, mostrerebbero che chi ha adottato misure forti per tagliare la CO2 ne ha perfino ricavato vantaggi significativi.