L’Italia è tra i paesi del Gruppo per la crescita verde che chiede oggi a Bruxelles una strategia verso le zero emissioni.
Aggiornare l’impegno climatico UE al 2050 prima della COP24
(Rinnovabili.it) – Nessun Paese europeo è oggi perfettamente in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni richiesti dall’Accordo di Parigi. Ma difficilmente i governi saranno disposti ad assumersene la responsabilità a livello nazionale. Piuttosto si preferisce puntare a misure e azioni comunitarie come dimostra il Green Growth Group o Gruppo di Crescita Verde. Così si fanno chiamare oggi 14 Stati membri dell’UE, Italia compresa, firmatari di un nuovo appello indirizzato alla Commissione Europea.
I ministri del clima e dell’ambiente di Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito si sono incontrati ieri a Lussemburgo per la riunione del Consiglio ambientale dell’UE. L’appuntamento è stato l’occasione per dar seguito a quanto annunciato nei giorni scorsi dal presidente francese Macron per la creazione di un fronte comune verde all’interno dei Ventotto.
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L’obiettivo? Migliorare l’impegno e l’azione climatica guardano al futuro a lungo termine. Con questo fine in mente, i 14 Paesi hanno invitato l’esecutivo europeo ad aggiornare l’impegno climatico UE in occasione del prossimo incontro annuale sul clima delle Nazioni Unite (COP 24) a dicembre di quest’anno. “L’UE deve continuare a dimostrare la leadership climatica, per creare uno slancio positivo tra tutte le parti dell’Accordo [di Parigi] al fine di aumentare le ambizioni climatiche globali”, ha affermato la coalizione in una dichiarazione congiunta pubblicata ieri il 25 giugno).
Avec 13 ministres de l’environnement de l’Union Européenne nous publions une déclaration commune appelant l’UE :
✅ à rehausser son objectif 2030 avant 2020
✅ à viser la neutralité carbone en 2050
L’Europe doit faire vivre l’accord de Paris et augmenter son ambition pic.twitter.com/aePj64IFra— Nicolas Hulot (@N_Hulot) 25 giugno 2018
La necessità, spiega il gruppo, è quella di considerare diversi percorsi per ridurre le emissioni di gas serra verso la neutralità in conformità con gli obiettivi a lungo termine dal Paris Agreement, tra cui uno scenario che rispetti l’impegno a mantenere l’aumento di temperatura entro 1,5° C. “La strategia – si legge nella dichiarazione – dovrebbe anche considerare la necessità di una transizione ecologica economicamente efficiente, per tutti i cittadini e le regioni europee”.
Del gruppo di ministri firmatari fa parte anche Sergio Costa, a capo del dicastero ambientale italiano, che ha affermato “Dobbiamo raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi a cui abbiamo tutti aderito con convinzione. Su questo tema è necessaria una maggiore ambizione che renderebbe l’Unione Europea più forte e vitale”.