Il dicamba, nuovo erbicida della Monsanto, finisce nei campi coltivati senza pesticidi distruggendo le colture. Per questo negli USA arrivano i primi divieti
Centinaia di denunce per colture distrutte dal dicamba
(Rinnovabili.it) – Il dicamba, erbicida successore del glifosato promosso dalle stesse grandi imprese che detengono il controllo del settore agrochimico, finisce nell’occhio del ciclone dopo il divieto varato da due stati USA nell’ultimo periodo. L’ultimo è arrivato proprio venerdì, quando il Missouri si è unito all’Arkansas bloccando l’uso e la vendita del diserbante dopo un boom di reclami da parte degli agricoltori, infuriati per l’invasione della sostanza nei loro campi dopo l’irrorazione da parte dei loro vicini. I dipartimenti Agricoltura dei due stati rendono noto che il dicamba starebbe danneggiando i raccolti dei produttori che non lo utilizzano.
L’utilizzo del diserbante è stato contestato con sempre maggior foga negli ultimi due anni in USA. Molti agricoltori lo utilizzano per controllare le erbacce infestanti nei campi coltivati con varietà resistenti alla sostanza chimica prodotta da Monsanto, BASF e altre imprese. Questi due divieti rappresentano l’ultima battuta d’arresto per la Monsanto, che vende i semi resistenti al dicamba e autorizza i tratti biotech degli altri produttori di sementi.
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Lo stato del Missouri annuncia comunque che lavorerà con l’industria per sviluppare nuove linee guida per il trattamento delle piante il prima possibile, ma per ora deve mettere in stand by la sostanza. Non poteva fare altrimenti dopo aver ricevuto più di 130 denunce solo nel 2017 per i danni causati dal dicamba. Le cause hanno spinto Camera e Senato dello stato a votare venerdì per approvare le raccomandazioni di un divieto promosse dall’Arkansas Plant Board e dallo stesso governatore Asa Hutchinson. Il Parlamento ha anche approvato un aumento delle ammende per l’uso illegale di dicamba fino a 25 mila dollari, ben al di sopra dei mille dollari di sanzioni fissati in precedenza. Le nuove disposizioni entreranno in vigore il 1 agosto. L’Arkansas, nel frattempo, ha visto arrivare una valanga di 600 denunce che lo hanno spinto a vietare l’utilizzo per 120 giorni, in attesa di varare misure per contenere i suoi effetti sui campi coltivati senza pesticidi.
Le misure dei due stati non dovrebbero incidere più di tanto sul bilancio della Monsanto, i cui affari con il dicamba sono destinati a decollare. Il combinato di semi ed erbicida, venduto con il nome di Xtend, rappresenta l’investimento più cospicuo da parte dell’azienda, che ha speso più di un miliardo di dollari in una fabbrica in Louisiana e si aspetta che gli ettari coltivati a soia Xtend negli Stati Uniti saliranno dagli attuali 8 milioni a circa 22 milioni nel 2019.