Da 50 anni non si vedeva una siccità tanto grave: 330 milioni di persone senz'acqua, chiuse scuole e ospedali. Suicidi di massa tra i contadini
(Rinnovabili.it) – Da più di mezzo secolo non si vedeva una siccità così devastante in India, dove 330 milioni di persone stanno subendo gli impatti della mancanza di acqua per i servizi essenziali. Scuole, aziende agricole e perfino ospedali sono stati chiusi. I medici non hanno acqua a sufficienza per lavarsi le mani. Molte persone, riportano i media, stanno lasciando le loro case nella disperata ricerca di una fonte non prosciugata.
Il governo ha dovuto mettere in piedi alla meglio un sistema di trasporto dell’acqua in tutto il Paese. I barili arrivano via treno, ma non sono sufficienti. In una delle zone più colpite, nello Stato occidentale del Maharashtra, 9 milioni di agricoltori non hanno più la possibilità di irrigare i campi. Almeno 216 si sono suicidati, riferisce il Guardian.
«Il governo dice che sta portando l’acqua in treno ogni giorno, ma noi la riceviamo una volta alla settimana», ha dichiarato alla Reuters Haribhau Kamble, un operaio disoccupato nel distretto di Latur, dopo aver atteso in fila per tre ore di riempire due brocche. La situazione è destinata a peggiorare con l’aumento delle temperature estive e l’esaurimento dei bacini idrici.
L’attuale siccità ed altri eventi meteorologici estremi sono legati al cambiamento climatico. I risultati della COP 21, che ha riunito 196 Paesi intenzionati a porre un freno a questa deriva, non possono essere considerati soddisfacenti per i Paesi più vulnerabili come l’India. Qui, oltre il 20% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, con meno di 2 dollari al giorno.
«Quello di cui avevamo bisogno era un accordo che mettesse davanti a tutto le persone più povere – aveva dichiarato Harjeet Singh, responsabile cambiamenti climatici di ActionAid – Quello che ci è stato presentato non è sufficiente a migliorare la fragile esistenza di milioni di persone in tutto il mondo».