La nuova normativa europea per la gestione europea sarà operativa da domani. L'Italia tra i primi paesi a recepire le novità del decreto n. 49/2014
(Rinnovabili.it) – Nuovi obiettivi di raccolta e recupero e marcatura delle apparecchiature elettriche ed elettroniche sono tra le novità del decreto n. 49/2014 che entrano in vigore oggi. Entreranno a far parte dei prodotti ai quali viene applicata la normativa anche i moduli fotovoltaici e dal 15 agosto 2018 la norma sarà applicata a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche per le quali non è prevista una specifica esenzione.
“L’obiettivo generale della normativa è quello di ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, attraverso l’introduzione di un sistema di raccolta differenziata che ne agevoli il riutilizzo, il riciclaggio e altre forme di recupero” ha dichiarato Paolo Pipere, Responsabile Servizio Ambiente ed Ecosostenibilità Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano.
Tra i primi paesi europei a recepire la normativa c’è proprio l’Italia che dovrà rispettare una serie di obblighi precisi per i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche. “La norma esprime il principio della responsabilità estesa dei produttori – spiega Pipere – che sono chiamati a garantire e finanziare il recupero e lo smaltimento dei prodotti introdotti sul mercato, una volta che questi arrivano a fine vita. La decisione di imputare il costo di raccolta differenziata e recupero ai produttori ha come obiettivo finale quello di spingerli ad adottare accorgimenti specifici per introdurre sul mercato prodotti più facili da riciclare”.
Non sarà però sufficiente rispettare questi obblighi, perché ai consumatori dovranno essere fornite numerose informazioni che li guideranno nella gestione dell’apparecchio una volta giunto a fine vita. “Entro il 9 di ottobre – spiega Pipere – su tutti gli apparecchi elettrici ed elettronici immessi in vendita dovranno essere apposti il simbolo del cassonetto barrato e gli estremi identificativi del produttore o il suo numero di iscrizione al Registro RAEE tenuto dalle Camere di Commercio. Ovviamente, questo comporta una serie di problematiche per il produttore, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei beni prodotti prima dell’entrata in vigore del decreto, che dovranno essere nuovamente marchiati prima della vendita”.
Da parte loro i produttori sono obbligati, entro oggii, ad aderire ad un sistema di gestione dei RAEE se non saranno in grado di organizzane uno individuale. Violando gli obblighi si incorrerà in una sanzione pecuniaria diversa a seconda del tipo di infrazione.
“Il new waste introduce, per le nuove immissioni di apparecchiature elettriche ed elettroniche, la logica della responsabilità individuale. – commenta Nicola Marzaro, presidente Assofoodtec e presidente del consorzio Ecoatsa, Consorzio per la raccolta e lo smaltimento di macchine per il settore alimentare – Essere chiamati alla responsabilità diretta del ‘debito ambientale’ innescato dall’immissione sul mercato di un nuovo prodotto implica un cambiamento globale nella gestione del ciclo attivo. Le aziende sono infatti incoraggiate a rivedere l’intero processo produttivo, dalla selezione dei fornitori a quella dei materiali, dalla gestione della tracciabilità a quella della raccolta del prodotto a fine vita. La sfida più importante sarà proprio quella di riuscire a gestire efficacemente ed in modo economicamente sostenibile il sistema di raccolta, in particolare per quanto riguarda l’accantonamento di riserve finanziarie da dedicare allo smaltimento dei rifiuti”.