Secondo la ricerca dell’Imperial College, a compiere i maggiori progressi nella trasformazione dei settori energetici, sono stati Danimarca, Gran Bretagna e Canada; Italia soltanto al 17° posto
La ricerca è stata presentata alla conferenza sui cambiamenti climatici in corso in Polonia
(Rinnovabili.it) – Quanto sono performanti i vari paesi del mondo nella lotta per contrastare i cambiamenti climatici? La risposta arriva dall’Imperial College di Londra che, nel rapporto Energy Revolution: A Global Outlook, ha stilato una nuova classifica generale della rivoluzione energetica mondiale, valutando le misure messe in atto da 25 paesi per mitigare i cambiamenti climatici, tra cui tutti i G7 e i i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), che insieme rappresentano l’80% della popolazione mondiale e il 73% delle emissioni di carbonio. La ricerca è stata commissionata da Drax Group, compagnia energetica britannica, ed è stata lanciata alla COP 24 in corso in questi giorni a Katowice, in Polonia.
Le prestazioni di ciascun paese sono state esaminate attraverso 5 parametri: energia pulita, combustibili fossili, implementazione di veicoli elettrici, capacità di stoccaggio del carbonio, efficienza energetica di famiglie, edifici e trasporti. Stando a quanto emerso dai risultati, a compiere i maggiori progressi nella trasformazione dei loro settori energetici per limitare l’aumento della temperatura globale a 2 °C sono stati Danimarca, Gran Bretagna e Canada (l’Italia si piazza soltanto al 17° posto). Regno Unito e Danimarca guidano gli sforzi globali per allontanarsi dal carbone per la produzione di energia. Ma molti paesi asiatici tra cui Indonesia, India e Giappone stanno aumentando la loro dipendenza dai combustibili fossili. I paesi con i sistemi di alimentazione più puliti – Norvegia, Francia e Nuova Zelanda dipendono fortemente dall’idroelettrico o dal nucleare. Il Regno Unito ospita la quinta flotta più grande al mondo di veicoli elettrici (1 su ogni 40 nuove auto vendute nel Regno Unito è elettrica), ma in termini di utilizzo è battuto di gran lunga dalla Norvegia (la metà del parco auto norvegese è elettrica), prima anche per installazione di punti di ricarica (1 per ogni 500 persone). L’Europa rimane il leader globale nell’edilizia sostenibile. Le case residenziali in Portogallo, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito sono tra le più efficienti dal punto di vista energetico.
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“Si stanno facendo grandi passi avanti nella produzione globale di energia pulita – ha commentato il direttore della ricerca, Iain Staffell dell’Imperial College – e la capacità rinnovabile sta aumentando rapidamente in tutto il mondo. Anche i veicoli elettrici stanno rapidamente decollando, ma la quota di auto nuove vendute è ancora troppo bassa. Migliorare l’efficienza delle nostre case e industrie richiede uno sforzo urgente. Per contribuire a limitare i cambiamenti climatici, saranno inoltre necessari investimenti significativi nel Carbon Capture and Storage, poiché solo 6 paesi stanno attualmente investendo su questa tecnologia su vasta scala”.