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Progetto Prepair, il bacino padano fa squadra contro l’inquinamento

L’iniziativa coinvolge 18 partner nazionali e internazionali. Trasporti, efficienza energetica, combustione di biomasse e agricoltura i settori di intervento

Progetto Prepair

 

 

Diciotto partner, 17 milioni di euro e 7 anni di anni tempo. Sono questi i numeri del progetto Prepair (Po Regions Engaged to Policies of Air), finalizzato alla riduzione dello smog nel bacino padano. A causa della particolare conformazione orografica  della Pianura, le misure applicate in una sola regione sono poco efficaci: dopo un altro inverno “rosso” per gli incessanti allarmi smog, e l’ennesimo richiamo da parte di Bruxelles per l’Italia sui valori dei contaminanti atmosferici, ora 18 realtà istituzionali, e non, di quest’area si sono unite per mettere in campo una strategia che affronti dal basso e in maniera coordinata il problema dell’inquinamento atmosferico, educando, informando e formando. E’ questa la finalità del progetto europeo Prepair: promuovere stili di vita, di produzione e di consumo più sostenibili, cioè capaci di incidere sulla riduzione delle emissioni. Per farlo, saranno realizzate specifiche azioni di sensibilizzazione e divulgazione rivolte ad operatori pubblici, privati e alle comunità locali.

 

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Le Regioni Emilia-Romagna, capofila del progetto, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Trento, insieme ai tre principali Comuni di quest’area – Milano, Torino e Bologna – e alle agenzie ambientali, ora lavorano insieme per sostenere il percorso che dovrà portare al pieno rispetto degli standard comunitari. L’iniziativa – che coinvolge anche l’Agenzia per l’ambiente della Slovenia – avrà durata settennale e si concluderà quindi nel 2024. Il progetto Prepair è un progetto “integrato”, in quanto in grado di mobilitare oltre 850 mln di euro provenienti dai fondi strutturali dei diversi partner e che hanno direttamente o indirettamente ricadute sulla qualità dell’aria.

 

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Trasporti, gestione razionale dell’energia, riscaldamento domestico e agricoltura sono proprio  i campi di intervento individuati per sperimentare azioni di miglioramento della qualità dell’aria. Tra gli interventi concreti che saranno portati avanti dal progetto Prepair, c’è la realizzazione di una piattaforma permanente per la condivisione dei dati, il monitoraggio e la valutazione della qualità dell’aria nel bacino padano, comprensiva anche degli effetti dell’inquinamento transfrontaliero Italia-Slovenia. Il primo evento pubblico collegato al progetto Prepair rientra tra i side-event del G7 Ambiente e si terrà a Bologna il prossimo 8 e 9 giugno con la conferenza “Government policies on air quality and climate change”.