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L’Italia si allinea agli SDGs con la nuova Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile

La novità della versione aggiornata è la declinazione della strategia attraverso 55 indicatori di primo livello, che valgono trasversalmente per tutto il territorio e a tutti i livelli amministrativi, e altri 190 indicatori che servono per monitorare l’attuazione della strategia stessa

Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile: approvata la nuova versione
crediti: UN Ukraine via Flickr (CC BY-ND 2.0)

Il documento è frutto della revisione partecipata avviata nel 2022

(Rinnovabili.it) – Il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (Cite), ha approvato ieri la revisione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. Il documento, approvato per la prima volta nel 2017, era in revisione dall’anno scorso. La nuova versione verifica e migliora l’allineamento delle priorità italiane con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il collegamento tra i 17 SDGs e le direttrici della strategia nazionale è assicurato dalle cosiddette 5 “P”, 5 nuclei tematici trasversali che intrecciano economia, problematiche sociali, ambiente e clima. Attraverso la suddivisione tra i capitoli Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership, la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile declina i nuovi obiettivi associati a 55 indicatori principali.

Le novità della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile

Qui entrano in gioco le novità della nuova versione. La principale è la definizione di “valori obiettivo”, che sono misurati annualmente attraverso una serie di indicatori. Di questi, 55 sono di primo livello e costituiscono un nucleo comune per tutte le amministrazioni centrali e territoriali. Gli altri 190 sono di secondo livello e garantiscono il monitoraggio complessivo degli obiettivi posti. 

Sul versante del Pianeta si va dalla salvaguardia degli habitat terrestri e marini al contrasto delle specie invasive aliene, passando per il ripristino degli ecosistemi connessi con l’agricoltura, la lotta al consumo di suolo e alla desertificazione, al garantire la qualità delle acque e alla riduzione delle emissioni climalteranti.

“La nostra Strategia – spiega il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichettosi caratterizza per un approccio concreto e molto partecipativo, per unire tutti di fronte a obiettivi comuni: le grandi questioni climatiche hanno un riflesso evidente sull’ambiente, ma sono strettamente collegate anche a temi quali la crescita economica e l’esasperazione delle diseguaglianze sociali”. Alla redazione della nuova Strategia hanno preso parte i ministeri competenti, la Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome, gli enti territoriali, la società civile e gli attori non statali riuniti nel Forum nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.

“Questa Strategia – conclude Pichetto – non è dunque un libro delle buone intenzioni, ma un quadro strategico di azione per portare avanti ‘le tre dimensioni della sostenibilità’, ambientale sociale ed economica, che deve mettere in coerenza tutti i livelli amministrativi, con la spinta propositiva della società”.

Per l’attuazione della Strategia il CIPESS (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) del 20 luglio ultimo scorso ha stanziato per l’annualità 2023/2024 una cifra pari a circa 17 milioni di euro.