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Le soluzioni basate sulla natura non funzionano una volta su due

Un rapporto di Nature4Climate analizza oltre 1.100 policy che implementano le nature-based solutions in tutto il mondo. Appena il 12% è dotato di finanziamenti, e il 54% non riporta benefici o miglioramenti da almeno 6 mesi

Soluzioni basate sulla natura: metà delle policy non dà risultati
Foto di CHUTTERSNAP su Unsplash

Il gap di risorse per finanziare adeguatamente le nature-based solutions sarà di 4.100 mld $ nel 2050

Uno dei mantra delle ricette contro la crisi climatica è il ricorso a soluzioni basate sulla natura. Ma a dispetto della loro onnipresenza nelle politiche, i risultati arrivano col contagocce. Più della metà (il 52%) degli impegni globali congiunti tracciati dal 2019 relativi all’azione per il clima nature-based “hanno pubblicato poche o nessuna prova di progressi negli ultimi sei mesi”.

Una delle ragioni è l’assenza di finanziamenti adeguati. Ad oggi, solo il 12% delle politiche che annoverano le soluzioni basate sulla natura hanno un budget appositamente dedicato. “Questo deficit finanziario è particolarmente preoccupante se si considera il deficit di finanziamento stimato, che potrebbe raggiungere l’incredibile cifra di 4.100 mld di dollari entro il 2050. Lo afferma Nature4Climate, coalizione di oltre 20 Ong ambientaliste, che cura il monitoraggio delle politiche globali sulle nature-based solutions.

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Sfruttando l’intelligenza artificiale, il monitoraggio ha analizzato oltre 385.000 fonti online in inglese, francese e spagnolo e ha identificato oltre 600 nuove politiche a favore della natura provenienti da 147 paesi, dalla riforestazione alla protezione delle aree umide, al ripristino delle torbiere, alla gestione dei suoli.

L’attenzione è ancora principalmente diretta verso le foreste. Tra le 1.180 policy analizzate, il 33,8% delle politiche riguarda la gestione delle foreste naturali, il 27,9% riguarda la conversione evitata delle foreste e il 6,5% riguarda la riforestazione. Una delle aree di intervento meno coperte dalle politiche, invece, sono gli sforzi per evitare la conversione delle praterie e delle torbiere. “Queste azioni, cruciali per il successo delle nature-based solutions a livello paesaggistico, sembrano essere trascurate nell’azione globale in quanto rappresentano solo lo 0,8% e il 2,2% delle politiche scoperte”, si legge nel rapporto.

Tra gli altri punti deboli da segnalare, appena un terzo delle politiche afferma di voler implementare approccio science-based, mentre meno del 4% delle policy prende in qualche modo in considerazione la dimensione dell’equità di genere.