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Al via la revisione del Testo Unico Ambiente: nominati 33 esperti

Il MASE insieme al ministero delle Riforme e della Semplificazione Normativa ha istituito una commissione composta da 33 personalità e supportati da 38 esperti tra funzionari ministeriali, magistrati, giuristi, accademici, ingegneri, rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia e delle associazioni di protezione ambientale. Entro il 30 settembre atteso lo schema di legge delega per il riordino della normativa in tema ambientale. Entro il 30 giugno 2025, i decreti attuativi

Revisione Testo Unico Ambiente: MASE nomina 33 esperti
Foto di Alexander Grey su Unsplash

Tempi lunghi per la revisione del TUA per “favorire il più ampio ascolto”

(Rinnovabili.it) – Una commissione interministeriale di 33 esperti per mettere ordine e riformare tutta la normativa in materia ambientale. Con l’obiettivo di arrivare, dopo un percorso di confronto anche con le associazioni, al 30 settembre con uno schema di decreto legge. È la rotta tracciata oggi dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per la revisione del Testo Unico Ambiente (TUA).

Gli esperti che lavoreranno alla revisione del Testo Unico Ambiente

“La nuova Commissione, che opera a titolo completamente gratuito, è presieduta dal Professor Eugenio Picozza quale Presidente e dall’Avvocato Generale Pasquale Fimiani con funzioni di Copresidente”, spiega il MASE in una nota. “Vi prendono parte magistrati, giuristi, accademici, ingegneri, rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia, rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale Italia Nostra, Legambiente e WWF”. A supportarla sarà una task force di 38 esperti coordinati da Laura D’Aprile, capo dipartimento per la Transizione ecologica e gli investimenti verdi al MASE.

I compiti della commissione

Due i compiti a cui sono chiamati gli esperti. L’obiettivo fondamentale è elaborare uno schema di legge delega per il riassetto e la codificazione delle normative vigenti in materia ambientale per raccoglierle in “un unico testo normativo coerente con la legge costituzionale 11 febbraio 2022 n. 1 e con i principi euro-unitari e internazionali”, si legge nel decreto che istituisce la commissione interministeriale. Cioè anche per operare “in coerenza con i nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione approvati nel 2022. Il nuovo articolo 9 include la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali. La modifica all’articolo 41 indica salute e ambiente come ambiti che l’iniziativa economica deve tutelare e salvaguardare, al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana.

Il secondo compito della commissione è di elaborare lo schema di uno o più decreti legislativi attuativi della legge delega. Da formulare entro il 30 giugno del 2025.

“Il Ministero ha voluto individuare tempi più ampi per la predisposizione degli atti rispetto a quelli originariamente previsti, allo scopo di promuovere la partecipazione delle varie espressioni della società”, spiega il MASE, specificando che se ritenuto necessario “per favorire il più ampio ascolto”, “potranno essere invitati a partecipare alle sedute di lavoro istituzioni, stakeholder, associazioni di categoria, enti e società “in house” vigilati dal MASE”.