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Solo lo 0,4% delle aziende globali ha piani per la transizione credibili

L’aggiornamento del consueto monitoraggio di Cdp su oltre 18.600 aziende rivela un arretramento rispetto all’anno scorso: solo 81 compagnie contro le 135 del 2021 hanno rivelato informazioni per tutti i 21 indicatori

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Solo 4 aziende italiane su 578 hanno piani per la transizione considerati solidi

(Rinnovabili.it) – Solo 81 aziende su 18.600, in tutto il mondo, hanno dei piani per la transizione credibili. Una percentuale –lo 0,4%, cioè 1 su 200– bassissima (anche se ben 4.100 dichiarano -a torto- di avere piani allineati con 1,5°C). Sono le uniche compagnie ad aver fornito informazioni su tutti i 21 indicatori usati da Carbon Disclosure Project (Cdp) nel suo consueto survey globale.

Meno dell’anno scorso, quando erano 135. “La riduzione registrata quest’anno si basa sul fatto che Cdp ha alzato l’asticella, in accordo con la scienza più recente, su ciò che costituisce un piano di transizione climatica credibile”, spiega la piattaforma che monitora i progressi globali nei piani di transizione corporate sondando compagnie in 135 paesi e appartenenti a 18 settori diversi. Un dato che rivela il gap tra ciò che è necessario e ciò che anche i migliori riescono a fare.

13.000 aziende in fondo alla classifica dei piani per la transizione

E le altre 18.500 aziende? Solo una quota ristretta di compagnie ha rivelato informazioni ad almeno 14 degli indicatori di Cdp: 2.300, pari a circa il 13% del totale. Una soglia che permette di classificarle come sulla buona strada per dotarsi di piani di transizione credibili e solidi. Mentre un altro 35%, pari a 6.520 aziende, riporta che intende adottare un piano entro 2 anni.

“La necessità per le aziende di sviluppare un piano di transizione climatica credibile non è un elemento aggiuntivo, ma una parte essenziale di qualsiasi pianificazione futura. Le aziende devono dimostrare di aver pianificato il futuro per evitare gli impatti peggiori del cambiamento climatico e per inviare ai mercati dei capitali i segnali corretti che le aziende rimarranno redditizie”, ricorda Amir Sokolowski, direttore globale per il clima di Cdp.

Delle 578 aziende italiane nella lista Cdp, circa 3 su 4 hanno risposto a meno di 7 indicatori (447 compagnie), 78 a 8-13 indicatori, 49 a 14-20 indicatori, e appena 4 a tutti. I più virtuosi, guardando solo le aziende con piani di transizione credibili, sono Giappone (16), Uk (6), Usa, Francia, India, Spagna, Svizzera (5).