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Fissare obiettivi sul clima UE ambiziosi ci farà risparmiare 1000 mld di euro

Un rapporto di Climate Action Network calcola i benefici netti di fissare target di riduzione delle emissioni significativamente più alti di quelli attuali, e in linea con una traiettoria compatibile con gli 1,5 gradi. Rispetto alle politiche attuali, si risparmieranno 8.500 euro pro capite tra salute, occupazione, costo della vita, welfare, sicurezza energetica e minor estrazione di risorse

Obiettivi clima UE: target ambiziosi fanno risparmiare 1000 mld euro
Foto di Mathieu Stern su Unsplash

I benefici superano i costi di 1,4-4 volte

(Rinnovabili.it) – Trasformare il ‘Fit for 55’ in un più ambizioso ‘Fit for 65’ farebbe risparmiare all’Europa 1.000 miliardi di euro. Un tesoretto che raccoglieremmo in benefici in termini di salute, occupazione, costo della vita, perdite di welfare evitate, sicurezza energetica ed estrazione di risorse evitata. Tutto questo alzando gli obiettivi sul clima UE di 10 punti percentuali, cioè mettendo il continente sulla traiettoria giusta per non sforare gli 1,5 gradi.

Considerazioni che dovrebbero entrare nei calcoli dei ministri dell’Ambiente dei Ventisette, che in queste settimane stanno decidendo la loro posizione sugli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni al 2040. Il suggerimento dell’Advisory Board scientifico dell’UE è di puntare a un taglio del 90-95% rispetto ai livelli del 1990, ma molti Stati vorrebbero un target più basso o un maggior ricorso alle rimozioni di carbonio.

Obiettivi clima UE: fino a 46mila euro risparmiati pro capite

A calcolare i benefici netti di obiettivi sul clima UE più ambiziosi è Climate Action Network in un rapporto pubblicato la settimana scorsa. In cui i conti mostrano che l’insofferenza sempre più evidente nei governi europei verso le nuove regole stabilite con il Green Deal e il pacchetto legislativo ‘Fit for 55’, in realtà, farà più danni che altro.

“I benefici per l’UE superano significativamente i costi, con un fattore compreso tra 1,4 e 4 a 1, non lasciando spazio a dubbi a favore di un’azione decisiva per il clima”, spiegano gli autori. L’adozione di un percorso compatibile con 1,5°C riduce le perdite economiche legate alla crisi climatica più di qualsiasi altra traiettoria meno ambiziosa. Questo percorso, calcola CAN, consentirebbe all’UE di evitare perdite cumulative di 46.000 euro pro capite su uno scenario di inazione climatica, e di 8.500 euro pro capite rispetto allo scenario che si prefigura con le politiche attuali.

“Proteggere le persone e il pianeta dagli impatti devastanti del cambiamento climatico non è solo un dovere morale, ma una scelta pragmatica. Abbiamo analizzato i numeri. L’azione per il clima non solo garantisce il benessere sociale, ma è una fonte di benefici economici. Non c’è spazio per esitazioni, un’azione coraggiosa e accelerata per il clima è l’unica strada da percorrere per migliorare la vita delle persone e ridurre il costo della vita”, commenta la direttrice di CAN Europe, Chiara Martinelli.