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Le aziende inglesi si scagliano contro il Brasile per proteggere la foresta pluviale

La proposta di un condono sull'occupazione illegale di terre pubbliche avanzata dal governo del Brasile potrebbe accelerare la deforestazione di 11.000-16.000 km2.

Foresta pluviale
Credits: TNeto da Pixabay

In una lettere firmata da 40 società, si invita Bolsonaro a respingere un ddl controverso per la foresta pluviale

(Rinnovabili.it) – Le maggiori catene di supermercati della Gran Bretagna hanno avvertito il Brasile che potrebbero essere costrette a boicottare i prodotti brasiliani se il governo di Bolsonaro dovesse approvare un disegno di legge che potrebbe consentire una più rapida distruzione della foresta pluviale amazzonica.

In una lettera, firmata da 40 aziende (tra cui Sainsbury’s, Tesco, Morrisons e Marks & Spencer), si sollecitano i legislatori brasiliani a respingere il disegno di legge, perché potrebbe incoraggiare “ulteriori accaparramenti di terre e deforestazione diffusa della foresta pluviale amazzonica”, mettendo in serio rischio gli obiettivi dell’Accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici e i diritti delle comunità native del Brasile.

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Ma non solo. Secondo i rappresentanti delle aziende inglesi, la legge proposta dal governo brasiliano “metterebbe a rischio anche la capacità di organizzazioni come le nostre di continuare ad approvvigionarsi dal Brasile in futuro, afferma la lettera. Per tali ragioni, i firmatari, tra cui aziende agroalimentari e investitori come il fondo pensione svedese AP7 e l’assicuratore norvegese Storebrand, hanno affermato di essere “profondamente preoccupati”.

La legge, proposta dal portavoce della Camera bassa del Brasile, Rodrigo Maia, potrebbe rendere più facile, per coloro che hanno occupato della terra pubblica, ottenere l’atto di proprietà. Per tale ragione, la legge appare come una specie di condono, proposto come un atto di “regolarizzazione della terra” da parte della lobby dell’agricoltura. Tuttavia, per gli ambientalisti si tratta piuttosto di una “legge sulla speculazione del suolo”.

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Infatti, se i sostenitori del disegno di legge affermano che la titolazione legale della terra sia essenziale per costringere i proprietari a rispettare le leggi ambientali e limitare la deforestazione della foresta pluviale amazzonica, i gruppi ambientalisti sostengono che la proposta ricompenserebbe efficacemente gli speculatori di terra per la massiccia deforestazione illegale condotta in passato, aprendo allo stesso tempo i cancelli per ulteriori insediamenti in terreni forestali pubblici.

Nello specifico, l’istituto di ricerca di Amazon Imazon stima che il disegno di legge accelererebbe la deforestazione di 11.000-16.000 km2. Per tale ragione, le aziende inglesi invitano “il governo brasiliano a riconsiderare la sua posizione, sperando di continuare a lavorare con i partner in Brasile per dimostrare che lo sviluppo economico e la protezione ambientale non si escludono a vicenda, si legge nella lettera.