Rinnovabili • Emissioni nette zero: chi si impegna davvero e chi no Rinnovabili • Emissioni nette zero: chi si impegna davvero e chi no

Le compagnie fossili fanno ancora carte false sulle emissioni nette zero

Pochi impegni su Scope 3, spesso mancano gli obiettivi a breve termine, il phase out di carbone, gas e petrolio resta ancora un tabù anche a lunghissimo termine. La fotografia della performance climatica delle aziende globali più inquinanti scattata da Net Zero Tracker

Emissioni nette zero: chi si impegna davvero e chi no
Foto di Eelco Böhtlingk su Unsplash

Il rapporto analizza 149 stati, 145 entità subnazionali, 252 città e più di 900 aziende

(Rinnovabili.it) – In appena due anni, il numero di grandi aziende globali che hanno annunciato impegni per emissioni nette zero è raddoppiato, da 417 nel 2021 alle 929 di giugno 2023. Ma troppo spesso sono poco concreti oppure non ambiziosi a sufficienza. Peggio ancora le promesse delle compagnie fossili: anche queste sono cresciute, da 52 a 75 in appena 12 mesi, ma la maggior parte non copre o resta ambigua sulle emissioni Scope 3, quelle più corpose. Il che rende le loro promesse “in gran parte prive di significato”.

Fossili impenitenti

La stroncatura dei piani per la transizione a lungo termine delle aziende arriva da Net Zero Tracker, l’iniziativa creata dalla no profit Energy & Climate Intelligence Unit (ECIU), dal NewClimate Institute e da due istituti dell’università di Chapel Hill – North Carolina e dell’università di Oxford. Nella ormai consueta valutazione annuale dei progressi per emissioni nette zero passa ai raggi x le promesse di oltre 4000 entità tra cui 149 stati, 145 entità subnazionali, 252 città con più di 500mila abitanti, e più di 900 aziende.

Sono proprio le aziende a registrare meno progressi. Dietro il sottile velo degli impegni ufficiali, infatti, c’è spesso ben poco. Mancano dettagli sulle emissioni di Scope 3, cioè quelle che derivano dall’uso dei prodotti a valle nella catena del valore. La gran parte delle emissioni delle compagnie fossili, nell’ordine dell’80-90%, appartiene a questa categoria. Altre volte ci sono target di lungo periodo (con pochi dettagli concreti) ma mancano i piani a breve termine, mentre la maggior parte deli sforzi dovrebbe essere messa in campo prima del 2030 per riuscire a restare vicini a 1,5°C. E nessuna delle 114 aziende fossili analizzate si è impegnata a dire addio a petrolio, gas e carbone nel lungo periodo.

Stati e città accelerano verso emissioni nette zero

Fotografia ben diversa è quella delle promesse degli stati. In questa categoria si è passati da una copertura con target emissioni nette zero del 7% dei gas serra totali nel dicembre 2020 al circa 75% di oggi. E soprattutto, se nel 2020 nella maggior parte dei paesi le politiche per net zero erano ancora in fase di discussione, oggi il 15% le ha incastonati in leggi approvate e il 60% le ha inserite in altri documenti di policy. Solo nell’11% dei casi si tratta di meri annunci.

Più sfumata la situazione per le città. Il 72% delle città dell’UE si è impegnato a ridurre le emissioni a zero, rispetto al 60% degli Stati Uniti e al 37% di tutto il mondo. Circa un terzo (37%) delle città da noi monitorate ha un impegno a zero emissioni e la metà (49%) non ha obiettivi di mitigazione di alcun tipo.