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Il far west del gas: solo il 13% delle emissioni di metano mondiali è regolato per legge

La prima analisi globale delle politiche sulle emissioni di metano porta allo scoperto la vera distanza tra obiettivi e azioni concrete. Il target di -30% di emissioni entro il 2030 si trova di fronte un ostacolo strutturale nella mancanza di policy adeguate che regolino le fonti antropiche

Gas flaring: ecco i paesi da bocciare secondo la World Bank
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Circa 1/3 del riscaldamento globale attuale è dovuto alle emissioni di metano storiche

(Rinnovabili.it) – Nel 2021, più di 100 paesi si sono impegnati ad abbattere del 30% le emissioni di metano. Il giro di vite sul gas climalterante 82,5 volte più potente della CO2 nei primi 20 anni in cui resta in atmosfera viene considerato un tassello fondamentale per mantenere l’obiettivo 1,5 gradi a portata di mano durante questo decennio. Al di là delle buone intenzioni, però, c’è un intoppo strutturale: finora, a livello globale, solo il 13% delle emissioni di CH4 è soggetto a qualche forma di regolamentazione.

I buchi nella regolamentazione delle emissioni di metano

Lo sostiene la prima analisi globale delle politiche in vigore per limitare le emissioni di metano. Lo studio, guidato dalla Queen Mary University di Londra, ha analizzato tutte le policy che riguardano questo gas serra entrate in vigore dal 1970 a oggi. E solo in 13 casi su 100, tra le norme che regolano le tre fonti antropiche di metano, cioè energia, rifiuti e agricoltura/allevamenti, siamo in presenta di leggi davvero in grado di controllare i volumi e di prevenire le emissioni.

Se poi si aggiunge all’equazione il grado di implementazione delle policy, se totale o parziale, la percentuale di emissioni davvero coperte scende appena al 10% del totale mondiale. In più, capire se una politica è davvero efficace è complesso. La ragione principale? Spesso vengono usate delle stime che non sono realmente rappresentative della situazione reale, invece di optare per le misurazioni dirette.

Più spesso, però, mancano proprio coperture legislative. Lo studio mette in luce quegli ambiti che vengono “trascurati” dalle policy. Nel settore energetico sono le emissioni provenienti da joint venture non gestite, quelle più ignorate dalla regolamentazione. Si tratta di un tipo di struttura aziendale in cui una società possiede una partecipazione azionaria senza assumere il controllo operativo quotidiano dei siti. L’ambito di applicazione esteso all’intera supply chain è un altro punto cieco delle politiche sulle emissioni di metano attuali.