Rinnovabili • Emissioni delle navi: quali percorsi verso la neutralità di carbonio nel 2050?

Emissioni delle navi, senza tagli immediati è impossibile rispettare Parigi

Entro il 2030 il calo deve essere già del 34% sui livelli del 2008 per arrivare a net-zero per metà secolo. Se non si agisce subito, nel prossimo decennio bisognerebbe fare tagli impossibili, del 15% annuo

Emissioni delle navi: quali percorsi verso la neutralità di carbonio nel 2050?
Foto di Karsten Wachtmann da Pixabay

Lo studio dell’università di Manchester sulle emissioni delle navi

(Rinnovabili.it) – Per fare la sua parte sul clima, il settore navale deve tagliare le emissioni del 30% entro il 2030 e puntare alla neutralità di carbonio per la metà del secolo. Traiettoria ben diversa da quella – molto meno ripida e ambiziosa – approvata a luglio dall’Imo, l’Organizzazione marittima internazionale. Le emissioni delle navi, nel piano dell’agenzia Onu, caleranno solo dell’1,5% annuo e non prima del 2030.

Piano che è stato criticato duramente da molti osservatori, dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres a ong come Transport & Environment. Quest’ultima calcolava che la riduzione avrebbe dovuto avere ben altro ritmo: -7% l’anno. Un nuovo studio ritorna sulla questione con un approccio diverso, che fa perno sul budget di carbonio.

Leggi anche L’ONU fa finta che le emissioni delle navi non siano un problema

Le emissioni delle navi costituiscono tra il 2,5 e il 3% delle emissioni di gas serra a livello mondiale. In termini assoluti si tratta di circa 800 MtCO2 l’anno: se fosse un paese, il comparto marittimo inquinerebbe più o meno come la Germania o il Giappone. Per calcolare la traiettoria di riduzione delle emissioni delle navi, i ricercatori dell’università di Manchester hanno stimato la quota di budget di carbonio che il comparto ha a disposizione in base ai suoi volumi emissivi e hanno delineato alcuni scenari possibili.

Bocciato, e senza appello, il percorso indicato dall’Imo: nel 2030 emetterebbe ancora il doppio di quanto dovrebbe. Gli altri scenari cambiano in base a quando inizia la riduzione più corposa. Attendere fino al 2030 prima di fare dei tagli – più o meno la strada che sta percorrendo l’Imo – richiede una riduzione davvero drastica a partire dal prossimo decennio: -15% l’anno. Praticamente impossibile, se si considera che l’anno scorso, con tutti i lockdown globali, le emissioni delle navi sono scese soltanto del 7%.

Per avere una traiettoria realistica, lo studio conclude che i tagli devono iniziare subito e raggiungere il -34% nel 2030 rispetto ai livelli del 2008. (lm)

Leggi anche Maersk fa il pieno di biometanolo per abbattere le emissioni navali