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Earth Day 2023, conto alla rovescia

Il 22 aprile si celebra Earth Day 2023, la più grande manifestazione ambientale delle Nazioni Unite. Un grande evento mondiale e multimediale in cui si riflette sul futuro del Pianeta, ma soprattutto si indicano soluzioni concrete per uno sviluppo che non sia solo economico. A Roma, al Villaggio per la Terra, i giovani saranno in primo piano non come leader di domani, ma come coloro che devono implementare la transizione oggi

Da sinistra: Antonia Testa, Agostino Inguscio, Gilberto Pichetto Fratin, Pierluigi Sassi

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Uno scenario incantevole – la sede di United Nations Development Programme (UNDP) a Roma, tra il verde e le rovine romane – per presentare Earth Day 2023, la più grande manifestazione ambientale delle Nazioni Unite. Il gran giorno si celebrerà il 22 aprile: un evento a cui parteciperanno più di un miliardo di cittadini in tutto il mondo, 75mila organizzazioni in 193 Paesi.

La rete italiana è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. Earth Day Italia e Movimento dei Focolari organizzano l’evento 2023 che l’Earth Day Network di Washington ritiene una delle più importanti manifestazioni a livello mondiale per la tutela del Pianeta e lo sviluppo di una forte coscienza ecologica.

Il valore ambientale e sociale della Laudato si’

«Quando è stata pubblicata la Laudato si’ si pensava che Papa Francesco avesse scritto un’enciclica dedicata all’ambiente. Invece si trattava di un documento dal forte valore sociale, un’esortazione a rispettare l’ambiente perché interconnesso con le nostre vite in una luce di ecologia integrale.

Dal 2016 il Villaggio per la Terra racconta la Laudato si’ in modo concreto, allineandola agli Obiettivi dell’Agenda Onu 2030.

Allora, visitando il Villaggio per la Terra, Papa Francesco esortò a entrare nei conflitti per trasformarli in amicizia sociale, un modo per sottolineare la centralità dell’uomo e delle sue azioni, la sua capacità di cambiare le cose.

Lo sviluppo non è solo economico

Per questo con Earth Day 2023 vogliamo raccontare quello che le comunità fanno qui e ora, dimostrare che lo sviluppo non ha una dimensione solo economica, ma anche sociale, culturale e spirituale. Potremmo definirla una formula “additiva”, dove centinaia di associazioni si riuniscono per costruire il futuro delle prossime generazioni. Una prospettiva contemporaneamente locale e globale per guardare le piccole e grandi sfide che dobbiamo affrontare cercando di cucire e ricucire il tessuto sociale», ha affermato Antonia Testa (Movimento dei Focolari).

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17 piazze multimediali interconnesse, come gli Obiettivi Onu

Il Villaggio per la Terra di Earth Day 2023 è composto da 17 piazze multimediali interconnesse, una per ciascuno degli Obiettivi Onu, guidate da giovani di diversi atenei coordinati dall’Università Cattolica del Sacro Cuore. I protagonisti sono i giovani, i bambini, il futuro che parte dal presente.

Nel Villaggio per la Terra si susseguiranno talk show e numerose attività: il Villaggio Sportivo (curato da federazioni, associazioni e gruppi sportivi), il Villaggio della Scienza (con ESA, CNR, INAF, CREA, ISPRA, INGV, ENEA, ARPA) e il Parco Biodiversità dei Carabinieri Forestali.

Si corrono dei rischi? Sicuramente, ma ne vale la pena: è una manifestazione aperta gratuitamente a 200mila persone, in uno spazio aperto di crescita relazionale e di consapevolezza ambientale, con un linguaggio basato sul confronto anziché sulla polemica e sul conflitto.

Un luogo dove «rendere eroica la prassi quotidiana» per cercare di «trasformare il deserto in una foresta», per usare le parole del Papa.

Le voci di Arisa e Leo Gassmann

Parlano ai giovani due testimonial d’eccezione, i cantanti Arisa e Leo Gassmann.

Arisa, quarantenne, viene da una realtà contadina che l’ha resa consapevole che «sciupare qualcosa equivale a distruggerla. Per questo salvare il Pianeta è una priorità, dobbiamo preservare l’ambiente, il contrario è da sfigati». È consapevole che i suoi comportamenti sono talora “imperfetti”, ma Arisa ce la mette tutta, convinta che anche «qualche piccola rinuncia possa contribuire a fare la differenza. Dobbiamo agire tutti insieme, le persone, le associazioni, le aziende e le istituzioni».

Leo Gassmann ha appena 24 anni ma le idee già chiare come il suo impegno. Parlando della siccità che si preannuncia grave anche quest’anno, ha ricordato l’estate del 2022 in cui vide intorno a Roma ben quattro incendi in contemporanea: «Oggi potremmo non avere abbastanza acqua per spegnerli».

Leo è un surfista, e il suo sguardo è attento anche alle condizioni del mare e delle spiagge, invasi dalla plastica: «Abbiamo tanti problemi e ci rimane poco tempo». Un’esortazione a non restare a guardare, a cambiare il proprio stile di vita, magari di poco, qualcosa che possiamo e dobbiamo fare tutti.

Da sinistra: Arisa, Leo Gassmann, Antonia Testa, Agostino Inguscio

Proficui scambi intergenerazionali

«Intendiamo lavorare con e per i giovani, della cui passione e del cui impegno per combattere la crisi climatica l’Italia è diventata in questi anni orgoglioso sponsor», ha dichiarato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ricordando che il prossimo ottobre tornerà a Roma l’evento annuale Youth4Climate organizzato da MASE, UNDP e Ministero degli Esteri.

In base alle loro proposte progettuali sui temi energia, educazione, resilienza urbana e sistemi alimentari saranno selezionati 150 ragazzi provenienti da tutto il mondo. Grazie a un ingente finanziamento e al sostegno di UNDP, alcuni di loro avranno una grande occasione «per realizzare le loro idee, potenziarne le capacità e prendere attivamente parte alla lotta al cambiamento climatico».

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Nel mese che precede Youth4Climate si svolgerà una serie di incontri per discutere di buone pratiche legate al tema del cambiamento climatico e agli obiettivi dell’Accordo di Parigi: la campagna All4YouthItaly 2023 in collaborazione tra il MASE e UNDP e il programma Connect4Climate di Banca Mondiale.

Niente vincoli né steccati, sottolinea Pichetto Fratin, ma scambio e collaborazione tra giovani e meno giovani per realizzare insieme i cambiamenti necessari.

I giovani sono il cambiamento di oggi

UNDP è la più grande agenzia di sviluppo delle Nazioni Unite con un focus specifico su clima, ambiente ed energia e l’impegno attivo a promuovere investimenti sostenibili. A UNDP sarà affidato il segretariato di Youth4Climate.

Eventi come Earth Day 2023 possono accrescere la sensibilità anche sugli Obiettivi Onu di più stringente attualità? Non ha dubbi in proposito Agostino Inguscio, coordinatore di UNDP Rome Centre for Climate Action and Energy Transition: «Nel Centro ci occupiamo dell’implementazione dell’Obiettivo 7 (Accesso all’energia pulita e sostenibile).

Una manifestazione come Earth Day 2023 ci permette di connetterci con tutto l’ecosistema Italia, popolato di eccellenze e alla ricerca di sinergie.

I giovani sono una priorità: nei Paesi partner di UNDP il target di età dei giovani per le call for solution è tra i 18 e i 29 anni di età. Non sono i leader di domani, sono quelli che devono implementare la transizione oggi. Gli obiettivi sono impellenti, non possiamo più parlare in termini di futuro, ma di presente».

Oltre la soglia dell’irreversibilità

Il 50° anniversario di Earth Day nel 2020 ha avuto i suoi problemi con il Covid: da evento aperto si è trasformato in una maratona televisiva, organizzata in tempi ultrarapidi con il supporto della Rai.

Earth Day 2023 coglie l’opportunità di fare sia l’evento aperto che in streaming grazie alla collaborazione di Rai Play, Vatican Media e RDS. 12 ore di diretta per gettare un ponte sul mondo insieme a UNDP e Ministero dell’Ambiente a cui parteciperanno ragazzi dai cinque continenti: talk show, collegamenti internazionali e testimonianze artistiche, scientifiche e istituzionali animeranno una «staffetta di voci e di cuori per far tornare a battere il cuore per la Terra».

Alle 19,30 Futura Live Show – Il futuro è uno spettacolo straordinario fonderà arte, storie, riflessioni, emozioni; alle 21.00 il Concerto per la Terra concluderà la manifestazione in compagnia di grandi artisti.

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Ma come sta l’ambiente? Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, risponde che sta male: «Alle Nazioni Unite non prendono decisioni, di fatto le emissioni continuano a crescere in maniera esponenziale e di conseguenza anche gli effetti del cambiamento climatico.

Gli scienziati hanno evidenziato nell’ultimo rapporto dell’IPCC che gli effetti sono a cascata, sono già oltre la soglia dell’irreversibilità.

#OnePeopleOnePlanet

Oggi si deve parlare di resilienza e di inversione di marcia anche solo per contenere i danni, non tanto per tornare ai 40mila anni di stabilità climatica di cui godevamo prima.

Purtroppo le decisioni dall’alto non si prendono e come ci ha insegnato la storia le rivoluzioni si fanno dal basso. Quindi il nostro lavoro, difficile, durissimo, è quello più importante.

Non si tratta solo di portare tra la gente la sensibilità, ma proprio la spinta all’azione per produrre un cambiamento.

È questa la grande sfida di Earth Day 2023 – che ospiterà 600 eventi a Villa Borghese dal 21 al 25 aprile – e della maratona televisiva del 22 aprile #OnePeopleOnePlanet in diretta su RaiPlay».