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Dalla Nasa, un nuovo modo di calcolare le emissioni di gas serra nazionali

Invece di partire dalle fonti emissive, l’agenzia statunitense ha messo a punto un progetto pilota in grado di rilevare i gas climalteranti in atmosfera via satellite e di attribuirli ai singoli paesi. “Correggendo” le dichiarazioni degli Stati

Emissioni di gas serra: gli inventari nazionali visti dallo spazio
crediti: Nasa

Il sistema è complementare agli inventari nazionali tradizionali delle emissioni di gas serra

(Rinnovabili.it) – Finora abbiamo sempre stimato le emissioni di gas serra generate dai singoli paesi a partire dalle fonti emissive. Ogni paese deve aggiornare su base annuale l’inventario dei suoi gas serra e presentarlo all’Unfccc, il Panel intergovernativo dell’Onu sui cambiamenti climatici. Con la possibilità di dichiarazioni parziali o mendaci. È possibile ottenere una stima dei gas serra con un approccio diverso?

Le emissioni di gas serra nazionali viste dallo spazio

È quello che si sono chiesti gli scienziati della Nasa nel mettere a punto un progetto pilota che ribalta completamente punto di vista. Invece di partire dal ‘basso’, cioè dalle fonti emissive, usa rilevazioni satellitari dei gas climalteranti presenti in atmosfera e le attribuisce ai singoli paesi. I risultati sono pubblicati su Earth System Science Data.

Grazie ai satelliti della missione Orbiting Carbon Observatory-2 (OCO-2), integrati da una rete di rilevatori a terra, la Nasa ha registrato le variazioni di CO2 in atmosfera tra il 2015 e il 2020, sulla base delle quali è stata poi in grado di ricostruire l’apporto delle emissioni e delle rimozioni di anidride carbonica. La mappa così ottenuta copre 100 paesi, poco più della metà del totale.

“Le nostre stime top-down forniscono una stima indipendente di queste emissioni e delle rimozioni, quindi, sebbene non possano sostituire la comprensione dettagliata dei processi dei metodi tradizionali bottom-up, possiamo verificare la coerenza di entrambi gli approcci”, ha dichiarato Philippe Ciais, co-autore dello studio e direttore della ricerca presso il Laboratoire des Sciences du Climat et de l’Environnement in Francia.

Oltre a aiutare a verificare la correttezza degli inventari nazionali, il modello messo a punto dalla Nasa è uno strumento utile per ottenere stime sulle emissioni di gas serra migliori per quei paesi che non dispongono di una rete capillare di monitoraggio a terra o delle risorse per produrre una reportistica puntuale. Peraltro, le rilevazioni via satellite si sono rivelate molto efficaci per monitorare le variazioni emissive dovute al cambio di destinazione d’uso dei terreni, difficili da stimare in altri modi.