L’annuncio dell’agenzia nucleare nazionale ucraina Energoatom, confermato dall’AIEA. Negli ultimi giorni i bombardamenti avevano di nuovo fatto saltare i collegamenti con la rete elettrica nazionale
Avviate l’11 settembre le operazioni per spegnere il 6° reattore dell’impianto
(Rinnovabili.it) – Il sesto reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia non produce più elettricità. L’agenzia nucleare ucraina Energoatom ha fatto sapere ieri che sono iniziate le operazioni di spegnimento dell’impianto, dove restava in funzione soltanto un ultimo reattore. Troppo pericoloso continuare l’esercizio a causa dei combattimenti in corso, che hanno interessato il sito fin dai primi giorni del conflitto.
Shutdown per il 6° reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia
“Oggi, 11 settembre 2022, alle 03:41, l‘unità n. 6 della ZNPP [Zaporizhzhia Nuclear Power Plan] è stata scollegata dalla rete elettrica. Sono in corso i preparativi per il raffreddamento e il trasferimento allo stato freddo”, scrive l’agenzia. La decisione è arrivata dopo l’ennesima disconnessione dalla rete elettrica. I bombardamenti in questi mesi infatti non hanno solo colpito edifici all’interno del perimetro della centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma hanno soprattutto danneggiato le linee elettriche che la collegano alla rete nazionale.
In più occasioni, la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha dovuto fare affidamento sulla connessione elettrica di ripiego, che la collega a una vicina centrale termoelettrica. In almeno un caso gli operatori hanno dovuto mettere in funzione i generatori diesel di emergenza (Zaporizhzhia ne ha 20, con un’autonomia di 10 giorni), l’ultima misura con cui si può garantire elettricità all’impianto se il collegamento con la rete viene a mancare e assicurare il raffreddamento dei reattori.
“L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha appreso oggi che è stata ripristinata una linea elettrica di riserva per la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya (ZNPP), che fornisce all’impianto l’elettricità esterna necessaria per il raffreddamento del reattore e altre funzioni di sicurezza essenziali”, ha annunciato l’AIEA domenica mattina.
Nonostante la chiusura dell’impianto, l’agenzia continua a chiedere la creazione di un perimetro di sicurezza che risparmi Zaporizhzhia dai combattimenti, come già chiesto nel rapporto conclusivo al termine della visita del team di esperti la settimana scorsa.