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Anziane per il Clima, il 1° contenzioso climatico approda alla Cedu

Se accolto, il ricorso delle circa 2000 donne svizzere (età media 73 anni) segnerà un precedente valido per tutti e 42 i paesi che aderiscono alla Cedu. Italia compresa. È la 1° volta che il tribunale di Strasburgo accetta di trattare un caso legato alla crisi climatica

Anziane per il Clima: il 1° contenzioso climatico approda alla Cedu
Foto di Markus Spiske su Unsplash

Dalla Svizzera, le “Anziane per il Clima” chiedono giustizia alla Corte europea dei diritti umani

(Rinnovabili.it) – Un gruppo di 2.000 donne svizzere, età media 73 anni. Riunite sotto l’etichetta “Anziane per il Clima”. E appoggiate dal ramo locale di Greenpeace. Sono le protagoniste del primo caso in assoluto in cui la Corte europea dei diritti umani (Cedu) affronterà il tema dell’impatto della crisi climatica sui diritti dell’uomo. L’accusa è contro la Svizzera: secondo le ricorrenti, le politiche climatiche del paese alpino mettono a rischio il loro diritto alla vita e alla salute. “Alcuni dicono: perché vi lamentate, morirete comunque. Ma noi non vogliamo morire solo perché il nostro governo svizzero non è riuscito a elaborare una politica climatica decente”, commenta Elisabeth Stern, una delle anziane svizzere dietro il ricorso.

“Per la prima volta in assoluto la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo è chiamata ad accertare, nel corso di un’audizione pubblica, in che misura uno Stato come la Svizzera debba ridurre in modo più significativo le proprie emissioni di gas serra per tutelare i diritti umani della popolazione”, scrivono in una nota stampa.

Perché è importante il ricorso delle Anziane per il Clima?

Cosa succede se il ricorso delle Anziane per il Clima – dal 2017 provano senza successo a citare in giudizio la Svizzera presso diversi tribunali nazionali – sarà accolto dalla Cedu? Nel caso in cui la motivazione della sentenza riconosca che Berna sta violando l’articolo 2 (diritto alla vita) o l’8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Cedu, la Svizzera dovrà rimediare alla violazione dei diritti umani e rivedere le relative leggi. Seguendo le precise indicazioni che la Corte con sede a Strasburgo potrebbe fornire. Sarebbe una sentenza che si potrebbe riverberare in tutti i 42 paesi membri (Italia inclusa) e costituire un precedente per qualsiasi altro tribunale nazionale. E se i contenziosi climatici dovessero venire cassati a livello nazionale, si potrà fare ricorso presso la Cedu e richiamare il precedente delle Anziane per il Clima.

Nello specifico, le ricorrenti chiedono che entro il 2030 le emissioni sul territorio svizzero siano ridotte con misure nazionali “di oltre il 60%, invece del 34% previsto finora” e che Berna, “in quanto paese ricco con un passato di elevate emissioni” deve rendere possibili notevoli riduzioni delle emissioni all’estero.

Oltre a questo caso, quest’anno la Cedu ne tratterà altri due: il ricorso presentato dall’ex sindaco di Grande-Synthe, un comune in Francia, e la causa intentata da 32 giovani portoghesi contro 33 paesi.