L’associazione gestisce l’80% dei copertoni a fine vita in Italia. Corbetta: “L’obiettivo ora è di arrivare in tempi brevi a un recupero totale dei PFU”
“I risultati ottenuti quest’anno dimostrano l’efficacia e l’efficienza del sistema. – ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus – L’obiettivo ora è di arrivare in tempi brevi a un recupero totale dei PFU, contribuendo, al contempo, con attività di ricerca e di sperimentazione, a creare le condizioni idonee allo sviluppo in Italia di un moderno comparto industriale del riciclo di questi materiali”.
Le applicazioni dei materiali derivati dei processi di lavorazione dei vecchi copertoni aprono le porte ad una vasta quantità di applicazioni, dalle superfici per attività sportive (campi da calcio, piste da atletica, ecc.) agli asfalti stradali con bitume modificato per la realizzazione di strade che durano di più, resistenti alle intemperie, meno rumorose, più drenanti in caso di pioggia; dal trattamento dei PFU si possono inoltre ottenere cordoli, spartitraffico, rallentatori e delimitatori di corsie urbani a cui si aggiungono rivestimenti di protezione per fioriere, rotatorie e aiuole spartitraffico e materiali isolanti impiegati in edilizia per l’isolamento termico ed acustico di pareti, solai e pavimenti.
“Crediamo fermamente – ha concluso Corbetta – che proprio l’utilizzo di materie prime seconde recuperate dal trattamento dei PFU in prodotti destinati ai settori sicurezza, strade e sport potrebbe essere il volano per lo sviluppo di un mercato “green” e la nascita di una reale società del riciclo in Italia”.