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Lotta alla plastica monouso: la bozza della direttiva UE

Stop a posate e piatti usa e getta e nuovi requisiti di progettazione per le bottiglie in plastica. Questi due degli elementi della nuova proposta di direttiva europea

plastica monouso

 

 

Per la fine di maggio Bruxelles pubblicherà la direttiva per ridurre la plastica monouso

(Rinnovabili.it) – La Commissione europea si prepara ad arginare la diffusione della plastica monouso nel Vecchio Continente. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, l’esecutivo presenterà entro la fine del mese la nuova proposta di direttiva su “la riduzione dell’impatto ambientale di alcuni prodotti di plastica”, legislazione che, a regime, dovrebbe mettere definitivamente al bando alcuni dei principali protagonisti del littering europeo.

La bozza del documento è stata pubblicata in anteprima da Euractiv, svelando una serie di misure di prevenzione e gestione dei rifiuti. La proposta concentra gli sforzi “laddove sono maggiormente necessari”, ossia sui principali prodotti in plastica monouso utilizzati nei confini comunitari, gli stessi che oggi costituiscono la parte più consistente dell’inquinamento di mari e coste.

 

Parte essenziale della nuova strategia sulla plastica europea, presentata da Bruxelles il 16 gennaio 2018, la direttiva ha due obiettivi principali: ridurre il consumo delle plastiche usa e getta e promuovere il passaggio del mercato europeo verso materiali innovativi e multiuso.

In che modo? Innanzitutto chiedendo agli Stati membri di vietare la vendita di prodotti come posate, piatti, cannucce, cotton fioc e bastoncini per palloncini gonfiabili,realizzati con i tradizionali polimeri di origine fossile. Il testo introduce anche l’obbligo di progettare e fabbricare tutti i contenitori di bevande in plastica monouso in maniera tale che tappi o coperchi rimangano attaccati al contenitore in fase di utilizzo.

 

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Vi è poi indicata tutta una serie di prodotti che dovranno riportare “in maniera evidente, leggibile e indelebile” un’etichetta che informi i consumatori degli impatti negativi dei rifiuti rilasciati sull’ambiente. Nella lista compaiono gli assorbenti, le salviette umidificate e i palloncini. A queste indicazioni la proposta di direttiva ne aggiunge altre più generali, in cui chiede agli Stati Membri di adottare le misure necessarie “per ridurre sensibilmente il consumo” dei contenitori alimentari e dei bicchieri e tazze in plastica monouso. L’attuale formulazione del progetto di legge, pur costituiendo una buona base di partenza, non convince fino in fondo. Come fa notare l’alleanza Rethink Plastic, la mancanza di obiettivi specifici farà sì che ogni nazione interpreti in maniera diversa il concetto di “riduzione significativa”. La speranza è che Consiglio e il Parlamento UE migliorino il testo una volta iniziato l’iter legislativo.