Quasi ¾ dell’e-waste sfugge alla legge in Italia. Ben 299 discariche abusive sequestrate tra il 2009 e il 2013
Il dossier analizza con puntualità gli illeciti che oggi caratterizzano la raccolta, gestione e riciclo dei RAEE mettendo sotto la lente i sequestri effettuati in Italia che hanno riguardato discariche di e-waste nel periodo 1 gennaio 2009 – 30 settembre 2013; parliamo di quasi 300 siti per una superficie stimata di oltre un milione di metri quadrati. Il maggior numero di discariche illegali scoperte si trova in Puglia, regione che – non a caso – detiene anche il record negativo di raccolta dei RAEE pro capite. “Qui, in cinque anni, le forze dell’ordine hanno sequestrato 40 discariche, il 13,4% del totale nazionale. Al secondo posto della classifica, c’è la Campania, con il 12,7% (38 siti), al terzo a pari merito ci sono Calabria e Toscana con l’11%, seguite dalla Sicilia con il 9,7%”, denuncia il rapporto.
Accanto a quello che gli autori del documento bollano come lo “smaltimento selvaggio” che produce discariche abusive, altri due filoni alimentano il ciclo cattivo dei RAEE: un errato smaltimento domestico, e il recupero e commercio illegale dei rifiuti elettronici. Se da un lato i cassonetti indifferenziati sono la destinazione di almeno il 30% dei piccoli RAEE (soprattutto lampadine), dall’altro risultano più o meno diffusi lungo tutta la penisola traffici finalizzati ad alimentare il giro d’affari fuorilegge legato al riciclo dei materiali. “Il racket dei RAEE si combatte favorendo il mercato legale – ha spiegato Laura Biffi, che ha curato il dossier per l’Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente -. Ciò significa che, accanto a un migliore sistema di controlli e sanzioni esteso a tutta la filiera, dal venditore di elettrodomestici al trasportatore al riciclatore, è necessario mettere a punto una campagna di informazione efficace rivolta ai cittadini, ma anche agli addetti alle vendite, nonché alle stesse forze dell’ordine e agli enti preposti alla vigilanza. Solo così il ciclo virtuoso dei RAEE sarà in grado di togliere profitti al mercato nero e di produrre nuova economia e nuova occupazione nel rispetto delle leggi e dell’ambiente”.