L'umidità e la mancanza di vento stanno costringendo Pechino in una fitta nube di smog che non lascia respirare la popolazione. registrato ieri il più alto livello di PM2,5
(Rinnovabili.it) – E’ da tempo ormai che una fitta coltre di smog avvolge la città di Pechino. Complice l’assenza di vento la situazione già grave potrebbe peggiorare ulteriormente, protraendosi per le prossime settimane.
A rivelarlo è la stampa locale, che oggi ha lanciato l’allarme ribadendo ai cittadini la necessità di rimanere in casa ed evitare le attività all’aperto.
La pericolosa concentrazione di PM2,5 ieri è salita a 244 µg/m³ rispetto ai 35 dichiarati sicuri per la salute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo i dati del Centro di Monitoraggio Ambientale della Municipalità di Pechino ieri si sono registrati livelli di inquinamento mai rilevati prima aggravati dalla mancanza di ventilazione e dall’alto tasso di umidità.
Secondo Sun Ji Song, a capo dell’Ufficio di meteorologia di Pechino la pioggia potrebbe concedere una tregua, seppur breve, ma la fitta nebbia di smog non scomparirà a meno che non soffi un forte vento. L’alta concentrazione di smog sta causando disturbi alla popolazione, che spesso si reca in ospedale per problemi polmonari con un’influenza del 20% superiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Intervenendo sul tema il professore di scienze ambientali dell’università Renmin, Song Guojun, ha suggerito di introdurre il sistema di circolazione stradale a targhe alterne come fanno diversi in paesi, in modo da ridurre la congestione del traffico e le emissioni inquinanti.