Quasi in contemporanea sono arrivati i voti dei Consigli regionali di Abruzzo, Veneto e Calabria. All’unanimità chiedono lo stop alle trivelle di Renzi
(Rinnovabili.it) – Salgono a otto le Regioni favorevoli a un referendum abrogativo degli articoli 35 e 38 dello Sblocca Italia, che favorirebbero un proliferare delle trivelle sui territori. Venerdì sono piovuti i sì di tre Consigli regionali contemporaneamente: Calabria, Veneto e Abruzzo, tutti con voto unanime, hanno approvato i quesiti referendari. La schiera dei contrari comprende già Basilicata, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, ma pare destinata a gonfiarsi ancora. Il numero previsto dalla Costituzione, comunque, è già stato raggiunto. Basta l’ok di 5 Regioni per avviare la procedura che porta ad una consultazione referendaria. Poi è solo di tempi, e la tabella di marcia è questa: il 30 settembre è previsto il deposito della richiesta referendaria presso la Corte di Cassazione da parte dei delegati regionali. Ad ottobre inizierà il controllo dell’Ufficio centrale sulla regolarità dei referendum, poi toccherà alla Corte costituzionale pronunciarsi entro il 10 febbraio. Solo a quel punto, il presidente della Repubblica potrà indire formalmente il referendum. La consultazione avverrà una domenica, ancora da fissare, compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno 2016.
Il merito di aver smosso le acque della politica locale è del movimento NoTriv, iniziativa nata dal basso che ha portato anche a grandi mobilitazioni di piazza. Alla campagna partecipano oltre 200 associazioni, organizzazioni e movimenti e di decine di personalità provenienti dal mondo della cultura, dell’università, della politica.