Al via sei corsi di orticoltura biologica e l’impianto di altrettanti orti nelle strutture di detenzione minorie di sei regioni italiane. Obiettivo: valorizzare la biodiversità locale
“Il lavoro in agricoltura per le sue caratteristiche di flessibilità e multifunzionalità e per il rapporto che implica con l’ambiente ha rivelato un alto potere di auto responsabilizzazione: prendersi cura di piante e animali aiuta a prendersi cura di sé – ha dichiarato Anna Ciaperoni, responsabile agricoltura sociale di AIAB – . Ciò è particolarmente importante per persone soggette alla restrizione della libertà, soprattutto nella fase formativa dei minori. Un percorso che, coniugato all’apprendimento del metodo di agricoltura bio, può determinare anche una specifica competenza professionale per questi ragazzi ed offrire loro una prospettiva per il futuro”. Le conoscenze acquisite dai ragazzi infatti potranno garantire loro un futuro inserimento lavorativo in aziende agricole grazie alla rete creata dal progetto tra istituzioni penitenziarie e realtà professionali.