L’One Planet Summit ha riunito a Parigi attori pubblici e privati con l’obiettivo di trovare azioni concrete per il raggiungimento degli obiettivi sul clima prefissati due anni fa
(Rinnovabili.it) – Come fare a non perdere la battaglia sul clima? Se lo sono chiesto i partecipanti all’One Planet Summit di Parigi, il vertice sul clima voluto dal presidente francese Emmanuel Macron per festeggiare il secondo anno del Paris Agreement. E a due anni dalla scrittura dell’Accordo, la domanda non può essere più che puntuale. Con l’uscita degli USA dal trattato climatico e i progressi mondiali quasi inesistenti, la situazione complessiva appare sempre meno rosea.
Mentre il padrone di casa invita “ogni attore della società” a “impegnarsi quotidianamente” e la Banca Mondiale ne approfitta per annunciare un primo taglio ai sussidi fossili, l’Unione Europea prova a fare quel passo in più presentando il suo nuovo piano d’azione per il pianeta. Dieci iniziative “per rendere l’economia più moderna e la società più giusta” a cui si associano oggi anche nuovi finanziamenti esplicitamente dedicati all’azione sul cambiamento climatico.
“È giunto il momento di elevare la nostra ambizione collettiva e coinvolgere tutte le leve- normative, finanziarie e altro – e mettere in moto tutte le ruote per permetterci di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”, ha dichiarato il presidente Jean-Claude Juncker dal palco dell’One Planet Summit. “È una necessità dettata a noi dalle nostre attuali condizioni di vita e da quelle delle generazioni future. È giunto il momento di agire insieme per il pianeta. Domani sarà troppo tardi”.
Le nuove iniziative, che si ispirano alle priorità politiche della Commissione Juncker, cercano di toccare tutti i tasselli fondamentali della lotta climatica, dagli investimenti alle città europee a quelli nelle tecnologie industriali pulite, dalla mobilità pulita alle iniziative per diffondere le rinnovabili nelle isole. Un capitolo è dedicato anche al piano di investimenti esteri dell’UE. Il Piano in questione è destinato a mobilitare almeno 44 miliardi di euro di investimenti sostenibili per l’Africa e i Paesi coinvolti dalla politica europea di vicinato entro il 2020. In questo contesto, Miguel Arias Cañete , commissario per l’Azione per il clima e l’energia, ha annunciato oggi nuove risorse dedicate a tre settori specifici: città sostenibili, energia pulita e agricoltura sostenibile. Si prevede che queste aree target possano generare fino a 9 miliardi di euro in investimenti entro la fine di questo decennio.