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Normative UE sulle acque, i progressi non sono abbastanza

Vella: “Gli Stati membri devono sostenere e intensificare gli interventi per l'attuazione delle direttive su acqua e inondazioni”

Normative UE sulle acque, i progressi non sono abbastanza

 

(Rinnovabili.it) – Le politiche idriche possono essere una fonte di crescita economica verde. E’ quanto dimostrano, dati alla mano, i nuovi rapporti presentatati oggi dalla Commissione Europea in merito ai progressi compiuti dalle normative UE sulle acque.  Attraverso una comunicazione e due relazioni l’esecutivo comunitario ha fatto oggi il punto sull’attuazione della direttiva quadro sulle acque e quella sulle inondazioni, due provvedimenti chiave in tema di economia blu europea; la prima stabilisce un quadro unitario per i Ventotto, che mira a garantire acqua pulita in quantità sufficienti per le persone e la natura, e per l’utilizzo in settori economici come l’agricoltura, l’acquacoltura, l’energia, i trasporti e il turismo. Le due direttive hanno fatto molto in questi anni, la maggior parte degli europei possono tranquillamente bere l’acqua del rubinetto e nuotare in migliaia di zone costiere, fiumi e laghi europei. I rischi di inondazione sono stati ampiamente mappati e lo studio della loro gestione è attualmente in corso.

 

Ma spie d’allarme ancora lampeggiano: decenni di degrado e di gestione inefficace hanno fatto sì che quasi la metà delle acque di superficie dell’UE siano di gran lunga lontane dal raggiungere la definizione di buono stato ecologico entro la fine di quest’anno. Ad oggi inoltre sono ancora molte le lacune nel monitoraggio dello stato chimico, con lo status di oltre il 40% dei corpi idrici sconosciuto. Problemi particolari includono l’eccessiva estrazione d’acqua per l’irrigazione, l’inquinamento da parte dei nutrienti e pesticidi usati in agricoltura, e le modifiche a flussi dei fiumi a causa di impianti idroelettrici o di misure di protezione dalle inondazioni mal pianificati.

 

“L’acqua è la base di tutta la vita. Ne abbiamo bisogno per bere e per i servizi igienico-sanitari, per coltivare cibo, produrre beni ed energia e la sua conservazione è una delle più grandi sfide del mondo”, spiega  Karmenu Vella, commissario europeo per l’Ambiente, Affari marittimi e la Pesca. “Nell’Unione europea siamo fortunati ad avere una legislazione solida che ha contribuito costantemente a garantire acqua di buona qualità ma c’è spazio per l’autocompiacimento: la comunicazione e le relazioni pubblicate oggi mostrano che gli Stati membri devono sostenere e intensificare gli interventi per l’attuazione delle direttive su acqua e inondazioni a beneficio delle persone, della natura e dell’ambiente”. Le raccomandazioni della Commissione per migliorare l’attuazione delle politiche idriche nei singoli stati membri saranno presentate dal commissario Karmenu Vella, il 23-24 marzo a Bruxelles, presso la 4° Conferenza europea dell’acqua.