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Natale: 10 consigli per renderlo sostenibile

Dagli addobbi al cenone passando per i regali e i biglietti d’auguri: ecco come alleggerire l’impronta ecologica delle tue feste senza rinunciare alla magia natalizia

Natale: 10 consigli per renderlo sostenibile

 

Trascorre un Natale a basso impatto ambientale è possibile, basta fare attenzione ai particolari e puntare ad una sostenibilità che sappia dare i suoi frutti anche dal punto di vista economico e sociale. Ecco la ricetta di Rinnovabili.it.

 

1. Albero Gli abeti veri sono la scelta migliore, ma occhio all’etichetta: la pianta deve essere giovane, italiana (Abeti rossi o Abeti bianchi) e provenire da coltivazioni specializzate. Terminate le festività, va consegnata a uno dei centri di raccolta organizzati perché possa essere ripiantata.

 

2. Albero/2 Per chi non fosse pronto a portare in casa una pianta vera esistono delle alternative decisivamente più ecologiche al classico albero in PVC; in vendita si trovano soluzioni in cartone o in materiali di recupero che durano a lungo e pesano poco sull’equilibrio ambiente o, volendo risparmiare, basta fare un giro in rete per scovare fantasiosi modelli fai-da-te da ricopiare.

 

3. Decorazioni Banditi gli addobbi in plastica, molto meglio quelli in legno, ceramica e stoffa da reperire nei mercatini natalizi. Se si vuole spendere poco la soluzione migliore sono le decorazioni naturali: biscotti, pigne, bacche, fette di agrumi essiccate, pasta di sale, fili di popcorn. Ornamenti 100% “bio” e soprattutto facilmente compostabili.

 

4. Illuminazione Parte della magia del Natale è nascosta nelle luci, ma tenere costantemente accesa la propria casa fa lievitare emissioni e bolletta. Preferite i LED, che consumano 1/10 delle normali lampadine, o le candele, scegliendo però quelle realizzate in cera d’api o di soia e non in paraffina o stearina.

 

5. Pranzi e Cenoni Anche in questo caso vale la regola del “locale”, magari affidandosi a Campagnamica, la più estesa rete di vendita a km 0 in Italia o ai GAS (gruppi d’acquisto solidali) e scegliendo solo prodotti di stagione. Evitare quindi la frutta esotica: datteri, carambole, ananas, ecc. sono belli e preziosi dal punto di vista nutritivo ma la CO2 associata al trasporto li rende decisamente poco eco-friendly. Limitare il consumo di carne e se il menù è base di prodotti del mare si può consultare la guida del WWF “Sai che pesci pigliare? per evitare le specie sovrasfruttate e in pericolosa diminuzione come l’anguilla e il pesce spada.

 

6. Rifiuti Gli sprechi alimentari sono tra le voci più insostenibili del periodo natalizio, ma l’associazione nazionale dietisti ha redatto un vademecum per stroncare il problema sul nascere. Per tutto ciò che avanza c’è la raccolta organica o il compostaggio domestico.

 

7. Shopping Lasciate la macchina a casa e preferite una passeggiata a piedi, in bici o con i mezzi pubblici; oppure, se non si possono abbandonare le 4 ruote, optate per un “carpooling con gli amici”, ovviamente muniti di sporte riutilizzabili.

 

8. Auguri Per ridurre la produzione di ulteriori rifiuti viene in aiuto internet con centinaia di siti che permettono di inviare ad amici e parenti e-card natalizie.

 

9. Pacchetti Gli involucri dei regali sono nel migliore dei casi destinati alla differenziata. Perché allora non scegliere di far divenire il pacchetto stesso parte del dono impiegando, ad esempio, sciarpe, sacchetti di carta riutilizzabili o plaid?

 

10. Regali Non c’è bisogno di preoccuparsi dell’incarto se si regala un’esperienza, come un abbonamento a teatro, una lezione di tennis, o una cena in un ristorante chic. Se non si è abbastanza bravi per composte o dolci fatti in casa, scelta low carbon e low cost, si può sempre optare per prodotti del commercio equo e solidale o doni che sostengono una causa umanitaria come per le Stelle di Natale dell’Ail, oggi vendute in 4.000 piazze italiane, o l’oggettistica dell’e-shop dell’Unicef.