Secondo il Met Office, la media per il 2017 sarà di 406,75 ppm. Ma già in queste settimane verrà sforata la soglia delle 410 ppm
(Rinnovabili.it) – Nelle prossime settimane la concentrazione di CO2 in atmosfera sforerà le 410 ppm (parti per milione) e da maggio questo dato potrebbe diventare la nuova normalità. È la previsione del Met Office britannico, che indica per il 2017 un aumento inferiore a quello da record dell’anno scorso, ma sempre maggiore dell’incremento medio calcolato sulla serie storica.
Valori in costante salita a causa delle emissioni prodotte dalla combustione di fonti fossili e dalla deforestazione. Il record del 2016 – quando la CO2 in atmosfera ha superato stabilmente la soglia psicologica di 400 ppm – è dovuto in parte ad un fattore climatico concomitante come El Nino. L’incremento previsto dall’osservatorio di Mauna Loa, situato alle Hawaii, per il 2017 è di 2,46 ppm con un margine di errore di 0,61 ppm, che dovrebbe portare la CO2 ad un livello stabile di concentrazione di 406,75 ppm come media annuale.
Previsioni che potrebbero variare verso l’alto se anche quest’anno El Nino tornasse a farsi sentire. Le rilevazioni più recenti parlano di una probabilità che ciò accada del 50%. Convenzionalmente, gli scienziati del clima hanno fissato a 450 ppm la soglia critica di non ritorno per il riscaldamento globale. Secondo il panel sui cambiamenti climatici dell’Onu (IPCC), è necessario non superarla per nutrire fondate speranze di trattenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C.
Ma anche la barriera psicologica appena infranta di 400 ppm ha la sua importanza. Una volta superata ci vuole molto tempo perché la CO2 sia rimossa dall’atmosfera da processi naturali. Anche se tagliassimo le emissioni, spiega il Met Office, la concentrazione di anidride carbonica non scenderebbe per molto tempo.
La concentrazione di anidride carbonica in atmosfera è soggetta a fluttuazioni annuali. Il picco si registra solitamente verso maggio, e secondo la previsione del Met Office dovrebbe attestarsi a 409,86 ppm con un margine di errore di 0,61. Anche i livelli di un altro importante gas serra di origine antropica, il metano, ha seguitato a crescere nell’ultimo anno, raggiungendo le 1.842,9 parti per miliardo.