Legambiente lancia il nuovo strumento interattivo, contenente le informazioni sui danni provocati in Italia dai fenomeni climatici dal 2010 ad oggi
“Proprio le aree urbane devono diventare oggi la priorità di politiche che tengano assieme prevenzione del dissesto idrogeologico e adattamento ai cambiamenti climatici – ha dichiarato il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini. E nonostante il Governo abbia da poco ripreso in mano la questione del rischio idrogeologico, quello prettamente climatico sembra rimanere un concetto avulso dalle politiche nostrane. “Il Governo italiano non ha ancora una politica per affrontare il rischio climatico – aggiunge Zanchini -, da pochi giorni e in ritardo rispetto a quanto previsto dalla Commissione Europea, è stato approvato un documento di obiettivi generali con la strategia nazionale di adattamento al clima mentre ancora nulla si sta muovendo per arrivare all’approvazione del piano nazionale, ossia lo strumento che dovrebbe finalmente permettere di passare dagli obiettivi generali agli interventi concreti utilizzando anche la spesa dei fondi europei da parte delle Regioni che, ricordiamolo, nella programmazione 2014-2020 sono rilevanti per questo tipo di interventi, ma che rischiano, in assenza di chiari obiettivi e di una attenta regia di rimanere inutilizzati”.