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Il livello del mare continuerà a salire nonostante l’accordo sul clima

Secondo un nuovo studio, anche rispettando gli obiettivi mondiali di riduzione delle emissioni e stabilizzando le temperature, i danni provocati oggi alle calotte glaciali non potranno essere risanati

Livello del mare
Credit: NASA/JPL-Caltech

 

Il livello del mare continuerà a crescere per centinaia di anni

(Rinnovabili.it) – Un nuovo studio indica che i livelli del mare continueranno a salire in tutto il mondo per molto tempo anche se gli attuali impegni sulle emissioni di carbonio, previsti dall’accordo sul clima di Parigi, saranno rispettati e le temperature globali si saranno stabilizzate. Pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences, lo studio è stato condotto dai ricercatori di Climate Analytics insieme all’Istituto di ricerca sull’impatto climatico di Potsdam. Dalla ricerca è emerso come le stime finora diffuse – anche le più ottimiste – non abbiano tenuto conto del potenziale impatto di una fusione ormai irreversibile di parti della calotta glaciale antartica, le cui conseguenze saranno visibili solo tra un centinaio di anni. La premessa è fondamentale: ghiacciai, calotte glaciali e nevai – cioè i principali “responsabili” dell’innalzamento del livello del mare – rispondono ognuno ai cambiamenti climatici su scale temporali differenti, che vanno da decenni a millenni. 

 

“Anche raggiungendo e rispettando gli obiettivi iniziali dell’accordo, l’innalzamento del livello del mare connesso al surriscaldamento globale sarà molto significativo. Immettendo anidride carbonica nell’atmosfera – ha spiegato Peter Clark della Oregon State University e coautore dello studio – causiamo un aumento della temperatura quasi immediato. L’innalzamento del livello del mare, tuttavia, impiega molto più tempo a rispondere a quel riscaldamento. È un po’ come togliere un un cubetto di ghiaccio dal congelatore e lo poggiarlo sul marciapiede: ci mette del tempo per sciogliersi. Più grande è il cubetto di ghiaccio, più tempo gli ci vorrà per sciogliersi”. 

 

 

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L’innalzamento del livello del mare correlato alle emissioni registrate durante il periodo dell’accordo di Parigi rappresenta solo il 20% dell’innalzamento totale di un metro previsto per il 2300. La soglia del metro, spiegano i ricercatori, sarà raggiunta a causa delle emissioni risalenti al 1750. Se l’attuale scioglimento dei ghiacci non è attribuibile alle attuali emissioni ma a quelle dei decenni passati, ugualmente le attuali emissioni saranno responsabili del futuro innalzamento dei mari. “Gran parte del biossido di carbonio che abbiamo emesso nell’atmosfera rimarrà lì per migliaia di anni”, ha aggiunto Clark, “quindi, le emissioni di carbonio del nostro secolo non solo hanno portato ad un aumento immediato delle temperature, ma anche all’innesco di un fenomeno – cioè appunto l’innalzamento dei livelli del mare – che persisterà per migliaia di anni”.

Adottato nel dicembre 2015, ma entrato in vigore nel 2016, l’accordo di Parigi – lo ricordiamo – impone di mantenere l’aumento delle temperature medie globali al di sotto dei 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. 

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