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Legname illegale: PEFC e Interpol tutelano il commercio con TREES

Per sconfiggere il traffico di legname illegale PEFC e Interpol lanciano il progetto TREES cercando di trovare cosa ancora non va nel regolamento Ue 995/2010.

legname illegale(Rinnovabili.it) – Un’altra iniziativa terrà al sicuro dal commercio di legname illegale. Grazie al progetto TREES (Timber Regulation Enforcement to protect European wood Sector from criminal infiltration), PEFC e Interpol hanno deciso di lottare contro la corruzione del settore. Grazie al finanziamento della Commissione europea, per una durata di 20 mesi, verranno progressivamente individuate le falle nel regolamento Ue introdotto nel 2010 proprio per tutelare il commercio di legname e assicurare che si venga in contatto solo con materia prima proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile, e quindi a misura di ambiente.

I partner, che si incontreranno il 3 ottobre prossimo a Godega di Sant’Urbano (TV), valuteranno in che modo potenziare gli strumenti di lotta all’illegalità cercando di intraprendere un percorso virtuoso di svolta per la filiera bosco-legno europea.

L’obiettivo di TREES sarà il rafforzamento del regolamento europeo 995/2010 in modo da poterlo sfruttare non solo come mezzo per contrastare l’importazione di legname illegale ma anche come strumento anti-corruzione nel settore legno.

 

Oltre ad Interpol fa parte del progetto Conlegno (Consorzio Servizi Legno Sughero), RiSSC (Centro Ricerca e Studi su Sicurezza e Criminalità), CNVP (Connecting Natural Values & People Foundation) e la bulgara RiskMonitor insieme alle prganizzazioni PEC di Italia, Slovenia, Regno Unito, Germania, Slovacchia e Norvegia.

“Siamo ovviamente orgogliosi dell’avvio di questa ricerca – commenta Antonio Brunori, segretario generale del PEFC Italia – perché potremo concretamente aiutare gli operatori legali del settore legno e i consumatori di tutto il continente. Inoltre, con questo progetto si rafforza il ruolo del PEFC al servizio della filiera italiana bosco-legno, ancora oggi troppo spesso lesa dalle importazioni illecite”.

Una volta trascorsi i 20 mesi nella primavera del 2016 verrà organizzato l’evento europeo conclusivo “con l’obiettivo di trasferire agli investigatori le informazioni acquisite durante il progetto e rafforzando la loro capacità di intelligence, ma anche per creare maggiore raccordo tra chi lavora nel commercio legale e chi invece deve controllare che il mercato operi nel modo più legale possibile”.